Il 30% dei giovani ritiene che la gelosia sia una dimostrazione d’amore, con una percentuale che sale al 45% tra i 14-15enni. Parallelamente, il 19% considera la geolocalizzazione del partner accettabile. Un dato allarmante riguarda il 39% dei giovani che afferma di aver subito violenza, percentuale che sale al 55% tra le persone non binarie e al 43% tra le ragazze. I responsabili delle violenze sono per l’87% conoscenti, nel 30% familiari, nel 29,5% amici e nel 27,2% partner o ex partner. Tuttavia, solo l’1% dei giovani si rivolge ai Centri Antiviolenza, mentre il 25% non confida a nessuno le proprie esperienze. Questi sono alcuni dati emersi dalla ricerca «Giovani Voci per Relazioni Libere», condotta da Differenza Donna su ragazzi e ragazze tra i 14 e i 21 anni.
La trasmissione degli stereotipi patriarcali
La presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, sottolinea come il rapporto evidenzi il perpetuarsi di stereotipi patriarcali nell’educazione trasmessa dagli adulti. «Questo tipo di educazione avviene in maniera trasversale, non solo in famiglie di basso livello sociale ed economico», afferma Ercoli. Ercoli denuncia come l’idea di amore come possesso sia ancora profondamente radicata nella società. Il dato secondo cui il 30% dei giovani associa la gelosia all’amore dimostra una confusione tra passione, sofferenza e romanticizzazione della violenza.
Violenza e mancanza di strumenti educativi
Un dato preoccupante riguarda le ragazze che raccontano di aver subito rapporti sessuali senza consenso senza trovare la forza di denunciare. Inoltre, un terzo dei ragazzi ha dichiarato di aver subito violenza. La mancanza di strumenti educativi è evidente: il 70% degli intervistati ritiene che la propria generazione non abbia ricevuto un’adeguata educazione al rispetto tra generi. Il 90% dei giovani chiede l’introduzione di educazione di genere nelle scuole, secondo quanto emerso durante la presentazione della mostra fotografica «Rinate - Oltre il femminicidio», curata da Stefania Prandi e promossa dall’associazione REA in collaborazione con il Parlamento europeo in Italia, Fondazione Vodafone e Fondazione Media Literacy.
Il consenso e la gelosia: una visione ambivalente
Dal rapporto emerge che il 75% dei giovani considera il consenso un elemento molto importante in una relazione. Tuttavia, l’85% ritiene che la gelosia possa essere positiva o negativa a seconda del contesto, mentre solo il 13% la percepisce come nettamente negativa. Molti giovani hanno raccontato esperienze di catcalling, molestie e contatti non richiesti, con episodi di violenza sessuale grave che coinvolgono principalmente minori.
Il coinvolgimento delle scuole e i progetti educativi
Per diffondere consapevolezza, i risultati dell’indagine sono stati condivisi attraverso iniziative come la trasmissione radiofonica «La Giusta Frequenza», il mensile Zai e una rete di giovani reporter. Tra gli istituti coinvolti ci sono il liceo Vittoria Colonna e il liceo Plauto di Roma, il liceo Altiero Spinelli di Torino, il liceo Laura Bassi di Bologna e altri. Il progetto mira a rendere i giovani protagonisti del cambiamento, favorendo la creazione di una cultura del rispetto e del consenso.