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Shangai abbraccia
Didier Drogba

Didier Drogba è sbarcato allo Shanghai Pudong International Airport ed è stato accolto da almeno 500 tifosi dello Shenhua in delirio. L'attaccante ivoriano ex Chelsea, 34 anni, in Cina ritrova il compagno di reparto Nicolas Anelka. E' solo l'ultimo di una lunga schiera di personaggi (anche in panchina, vedi Marcello Lippi ingaggiato dal Guangzhou Evergrande di Canton per 11,5 milioni di euro l'anno) attratti dai nuovi confini del calcio. Paesi affamati di pallone e che possono permettersi ingaggi impensabili in Europa, a meno che non ci siano di mezzo i miliardi degli sceicchi. Tifosi (e tifose) in deliquio, bandiere della Costa d'Avorio, lanci di fiori, cori contro i detestati avversari della squadra di Pechino, il Guoan. Drogba ha vissuto tutto lo spettacolo visto tante volte negli aeroporti del Vecchio Continente, quando era lì che atterrava il campione di turno. Lui ha firmato autografi e stretto mani, finché non è intervenuta la polizia per aiutarlo a salire in macchina. Il debutto in campo dovrebbe avvenire mercoledì, contro il Changchun. Ha firmato un contratto di due anni e mezzo da 254.000 euro a settimana. Drogba ha però assicurato di aver accettato l'offerta cinese non perché sopraffatto da questa montagna di soldi, ma perché attratto "dall'ambizioso progetto della società" e per il gusto della "nuova sfida" che lo attende. Cifre inarrivabili in regime di fair play finanziario voluto dalla Uefa. Un problema che per ora non tocca i vari club inglesi, francesi e spagnoli entrati nell'orbita dei petro (e gas)-dollari degli emiri, quelli che quanto ad investimenti stanno scalzando anche i magnati delle ex repubbliche sovietiche. Se fino a ieri la leggenda del calcio senza limiti di spesa aveva i volti di Roman Abramovich (Chelsea) e Suleiman Kerymov (Anzhi Makhachkala), ora bisogna fare i conti con Mansur bin Zayed Al Nahyan (Manchester City), Tamim Hamad Al Thani (Paris SG), Abdullah Bin Nassar Al-Thani (Malaga), i fratelli Fawaz, Abdulaziz e Omar al-Hassawi (Nottingham Forest). Così il PSG, da gennaio ad oggi, ha preso Thiago Motta, Maxwell, Lavezzi e si appresta ad arruolare anche Ibrahimovic, Thiago Silva e Marco Verratti. Con una spesa ben superiore ai 100 milioni di euro. Non è stato da meno il City che, per arrivare a vincere la Premier League, ha messo sul piatto oltre un miliardo di sterline in poco meno di quattro anni, innalzando il monte ingaggi dei citizens a 214 milioni di euro, il terzo d'Europa dietro a Real Madrid e Barcellona. Tanti i soldi investiti anche nel Malaga, club relegato per anni nei bassifondi della Liga, approdato quest'anno al quarto posto e quindi ai preliminari di Champions.

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