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Lo svedese fa
i capricci
Vuole il 10

Ibrahimovic

Fa i capricci, Zlatan Ibrahimovic, la nuova stella del calcio francese, che imbarazza il Paris Saint-Germain. Vuole la maglia numero 10 ma per i dirigenti non é possibile accontentarlo, bisogna attendere la partenza di un altro giocatore, il brasiliano Nené. Risultato: l'attaccante svedese è ancora senza numero. "Non abbiamo ancora deciso il suo numero, per il 10 bisogna attendere la partenza di un altro giocatore", spiega al quotidiano Le Parisien il ds Leonardo. "Questa richiesta non è prevista nel contratto: le cifre scritte sul contratto mi interessano molto ma non quella lì...", ironizza Mino Raiola, il procuratore di Ibra, alludendo allo stipendio record di 14 milioni di euro a stagione dell'attaccante svedese, che diventa così il giocatore più pagato del campionato di Francia. "Per il mio numero non è stato ancora deciso nulla - lamenta Ibrahimovic - ma se i dirigenti vogliono farmi piacere sanno cosa fare....". Solo la partenza di Nené potrebbe accontentare tutti: il centrocampista brasiliano - il miglior marcatore del Psg nella passata stagione (21 reti) - a 31 anni e complice l'arrivo di Lavezzi aveva chiesto di poter lasciare la squadra in anticipo, ma Leonardo gli ha risposto picche. Dovrà ancora rimanere per la prossima stagione. Una decisione che ha mandato su tutte le furie il brasiliano, che si è lamentato su Twitter per il 'no' opposto dal ds al suo ritorno in patria, al Corinthians, con il quale sognava di disputare il mondiale per club. E ora, forse anche per ripicca, si tiene ben stretta la maglia numero 10. Il Psg si trova quindi nell'impossibilità di soddisfare il desiderio di Ibra e per ora ha messo in commercio magliette e gadget con il suo nome ma senza numero. Ibrahimovic - al quinto cambio di maglia in nove anni - potrebbe accettare nel frattempo il numero 9 di Guillaume Hoarau, che si è detto disposto a cederglielo: "Se me lo chiede in francese glielo lascio...", ha scherzato. Solo con la nazionale svedese era riuscito ad aggiudicarsi il 10 durante gli Europei del 2004. Nei diversi club invece, col pretesto dell'anzianità, non si è mai ritrovato in situazione favorevole per poter reclamare il numero tanto conteso, conquistato da Van der Vaart all'Ajax, Del Piero alla Juve, Adriano all'Inter e Lionel Messi al Barcellona. Ibra ha sempre dovuto ripiegare su maglie alternative, spesso il 9 o l'8 all'Inter. Anche al Milan si rassegnò a indossare l'11 perché il 10 era di Seedorf e il 9 di Pippo Inzaghi. (ANSA)

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