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Pato ancora ko

La nuova stagione di Alexandre Pato con il Milan riprende da dove era finita l'ultima: con un infortunio muscolare. E' il 12/o negli ultimi 32 mesi, e questa volta si tratta di un problema all'adduttore della coscia sinistra. Servono ulteriori esami per la prognosi ufficiale, ma il brasiliano rischia almeno tre settimane di stop. Un problema non da poco per Massimiliano Allegri, che ha appena accolto Pazzini (scambiato con Cassano), da domani avrà Zé Eduardo, in prestito dal Genoa, ma ha bisogno di una sesta punta di qualità. Dopo una stagione da 17 presenze, 4 gol e 5 infortuni, Pato contava di aprire un capitolo più piacevole. Il Milan ha accolto la sua richiesta inserendo il brasiliano Marcelo Costa Pereira inserito nello staff dei fisioterapisti. Smaltita in un mese e mezzo la lesione al bicipite femorale della coscia sinistra che lo ha mandato ko dopo appena 14 secondi in mondovisione a Barcellona lo scorso 4 aprile, l'attaccante ha vissuto un'estate positiva con la Selecao. Si è dovuto accontentare dell'argento olimpico e di un ruolo da comprimario, ma almeno è tornato a Milanello sano, e carico dopo la doppietta rifilata in un quarto d'ora alla Svezia nell'amichevole di Ferragosto. "Ho provato a dimenticare tutti i miei problemi fisici, ora c'é una nuova stagione, sono tranquillo, felice, voglio giocare il più possibile e conquistare dei titoli con il Milan", sorrideva dopo quella partita, convinto di poter fare suo il ruolo di leader dell'attacco lasciato libero da Ibrahimovic. Lo speravano tutti in casa Milan, anche perché questo è l'anno dell'austerità assoluta, e bisogna fare il massimo con quel che c'é. Ma alla prima apparizione, domenica nel Trofeo Berlusconi contro la Juventus, Pato ha giocato 45' niente affatto entusiasmanti. E al terzo allenamento settimanale ha sentito di nuovo pizzicare la coscia sinistra, questa volta davanti, per lo sconforto di squadra, allenatore e dirigenti. Potrebbe rientrare dopo la sosta, a metà settembre, ma come negli episodi precedenti serviranno pazienza e cautela. E' inutile domandarsi cosa sarebbe oggi il Milan se a gennaio Silvio Berlusconi avesse lasciato andare Pato al Paris Saint Germain puntando su Carlos Tevez. La realtà è che oggi Allegri deve preparare l'esordio in campionato con quattro attaccanti, fra cui Pazzini che è a Milanello da un giorno, e Zé Eduardo, preso in tutta fretta in prestito dal Genoa, dove l'anno scorso ha giocato nove partite segnando zero gol. "Sono troppo contento", esulta l'attaccante brasiliano. L'umore di Allegri è un po' diverso. Potrebbe migliorare se il Caen accettasse l'offerta del Milan per il 17enne M'Baye Niang, e ancor di più se arrivasse uno fra Nené del Psg e lo juventino Quagliarella. (ANSA)

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