Federica Pellegrini ha deciso e conferma ufficialmente che parteciperà alle Olimpiadi del 2020 che si disputeranno a Tokyo. La tanto attesa notizia è arrivata al Festival dello Sport di Trento. "Voglio confermare quello che ormai era nell’aria - ha detto la "Divina" -. Dopo un’estate di riflessioni ho deciso di continuare a nuotare fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Per la prima volta ho ascoltato chi mi sta attorno e non solo i miei familiari. Sto andando a Livigno a cominciare il collegiale in vista dei prossimi impegni". La Pellegrini spiega cosa l'abbia spinta alla decisione. "Ha inciso anche la possibilità di essere la prima nuotatrice a partecipare a cinque Olimpiadi ma non andrò in Giappone per fare la turista, anzi. A me piace immensamente vincere le sfide a cui partecipo". L'atleta azzurra ha conquistato ad Atene 2004 un argento a 16 anni e soprattutto a Pechino 2008 l’oro sui 200 metri stile libero. Le ultime due esperienze, Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016, però le hanno riservato soltanto delusioni. La 30enne non si sofferma soltanto sulle gioie e dolori dei Giochi Olimpici. "Non posso certo lamentarmi dell carriera che ho avuto. Eppoi - continua - non ci sono solo le Olimpiadi ma anche i mondiali e i campionati nazionali che ho sempre affrontato con il massimo impegno". Tra le varie competizioni iridate a cui ha partecipato e vinto Federica ricorda volentieri Roma 2009 e Budapest 2017. "La settimana a Roma è stato il periodo in cui ero letteralmente in uno stato di grazia. Il record sui 200 metri stile libero con 1'52"98 ne è la diretta conseguenza e poi vincere in Italia ha tutto un altro sapore. Comunque tra le tante la vittoria che ricordo con più piacere è quella ai mondiali di Budapest 2017 anche perchè ho sconfitto atlete molto più giovani di me". E anche la campionessa italiana ammette di avere dei miti: "Roger Federer che rimane un modello di longevità e un idolo assoluto. Come lo era la nuotatrice Franziska Van Almsick a cui mi sono sempre ispirata". La Pellegrini, dunque, continuerà a nuotare fino a Tokyo quando verosimilmente, dopo la gara che la vedrà impegnata, spegnerà i riflettori sulla sua incredibile carriera.