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La Roma cade a Udine, De Paul firma l'1-0 finale

Funziona la cura Nicola: l'Udinese si impone sulla Roma e torna alla vittoria dopo due mesi esatti - l'ultima volta era stato il 23 settembre a Verona con il Chievo - nei quali aveva racimolato un solo punto. Spirito di squadra e grinta sopperiscono al gap tecnico con gli avversari: per imporsi basta una rete di De Paul, migliore in campo per distacco. La Roma conferma la sua allergia alle piccole, con cui ha dimostrato un cuore d'oro: sconfitta a Bologna e Udine, aveva perso in casa anche con la Spal e concesso un punto all'Olimpico - l'unico conquistato in trasferta - perfino al Chievo.

Per i capitolini c'è anche la sindrome da sosta per le Nazionali: nelle tre interruzioni da inizio torneo, la formazione di Di Francesco ha raccolto un solo punto, affrontando peraltro soltanto compagini che stanno lottando per non retrocedere. Il primo tempo scivola via senza grandi emozioni. Nicola blinda la difesa schierandola a 5 e la Roma non riesce ad alzare il ritmo. Schick non è Dzeko e la mancanza di un terminale offensivo si sente. Nei primi dieci minuti i padroni di casa non passano mai la metà campo ma più per tenere le distanze imposte dal nuovo tecnico tarantolato (a metà primo tempo era già rimasto in camicia nel rigido tardo-autunno friulano) che per la pressione degli ospiti.

Il più ispirato è El Sharaawy che ci prova in un paio di circostanze ma senza impensierire Musso. Risponde l'Udinese a cavallo della mezz'ora: è sempre De Paul il protagonista. Prima sbagliando un facile appoggio che poteva mettere Pussetto solo davanti a Mirante - schierato al posto di Olsen che Di Francesco non ha rischiato per noie muscolari nella rifinitura -, quindi con una bella serpentina sulla destra e cross interessante sempre per il connazionale. Prima dell'intervallo c'è ancora il tempo per una punizione insidiosa di Kolarov: Musso è reattivo e conferma di essere solido sia tra i pali sia in uscita.

La ripresa parte con la scossa. Gli argentini dell'Udinese imbastiscono un'azione degna del super clasico: Pussetto di tacco serve De Paul che con una magia si libera dei difensori e si presenta davanti a Mirante beffandolo con un tocco sotto. Passano solo 7' e i ruoli si invertono: De Paul pesca Pussetto al centro dell'area. L'attaccante controlla e insacca sotto la traversa. La Dacia Arena impazzisce di gioia ma la Var spegne l'urlo in gola: Fabbri annulla per controllo di mano e ammonisce De Paul per proteste. Da quel momento inizia il pressing della Roma che cerca di sfruttare l'ingresso di Dzeko. Tanti cross ma pochi pericoli per Musso.

La conclusione più insidiosa è un tiro da fuori di Pellegrini alla mezz'ora, deviato in angolo. Allo scadere è un colpo di testa del centravanti bosniaco della Roma a far venire i brividi ai tifosi di casa: la palla sfiora il palo dopo una deviazione, con Musso immobile ad osservare. Nei 6' di recupero Machis lanciato da Fofana si presenta a tu per tu con Mirante che lo ipnotizza. Alla Dacia Arena temono il medesimo epilogo-beffa allo scadere della partita con il Milan ma il colpo di testa di Fazio finisce alto nell'ultimo assalto giallorosso.

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