14.000 biglietti già venduti, curve esaurite, l’attesa che cresce per l’Italia di Roberto Mancini che sabato a Udine con la Finlandia comincerà il viaggio verso gli Europei 2020. A quasi un anno dall’approdo sulla panchina azzurra il ct non si nasconde: «Ora le partite conteranno di più e ci sarà maggiore pressione ma vedo entusiasmo e ragazzi che si divertono, sono fiducioso. L'obiettivo è cercare di fare qualcosa di diverso: vincere divertendo». Per questo raduno iniziato oggi a Coverciano ha convocato 29 giocatori di cui 10 attaccanti: ci sono il 36enne Quagliarella e il 2000 Kean, mancano per infortunio Insigne e per scelta tecnica Balotelli e Belotti. «Ne ho chiamati tanti, qualcuno per conoscerlo meglio. E poi stiamo cercando di proporre un calcio offensivo. Le esclusioni? Il bello della Nazionale è che tutti discutono, rispetto ma poi le scelte le faccio io. Belotti può fare molto meglio e come tanti altri che ora non ci sono può tornare qui».
Lo stesso, ha fatto capire Mancini, vale per Balotelli: «Se la sua esclusione è legata a motivi tecnici o anche comportamentali? Mario non è ancora nelle condizioni ottimali per poter giocare in Nazionale. E' sicuramente migliorato rispetto a qualche tempo fa, ha una buona media-gol ma credo possa fare ancora di più. Da lui ci aspettiamo tanto, ha 29 anni e ormai una certa esperienza, per tornare qui deve dare il massimo e serve ancora un pò di tempo».
Sta invece bruciando le tappe lo juventino Kean che qualcuno definisce il nuovo Balotelli: «Se questo è il peggior augurio per lui? Mario alla sua età giocava e segnava in A, speriamo che Moise parta come lui e prosegua bene. Balotelli ha vinto e ha fatto un’ottima carriera anche se poteva fare ancor meglio». Il ct non smette insomma di pungolare l’attaccante che fece esordire all’Inter mentre dedica parole al miele per Jorginho e Verratti: «Il primo sta facendo bene nonostante il momento delicato del Chelsea perché ha grandi doti ed è così anche per Marco, un giocatore straordinario. Possono crescere ancora ma già ora stanno facendo un ottimo lavoro e io mi reputo fortunato perché posso schierarli insieme e perché ho trovato centrocampisti di grande qualità e in generale giocatori versatili e bravi tecnicamente e tatticamente: ciò mi ha aiutato a costruire una squadra capace di giocare a calcio».
Un plauso a Chiesa, Bernardeschi e Zaniolo: «Sono cresciuti molto e devono continuare così, se giocano migliorano e questo è lo spunto più interessante del campionato. Zaniolo pronto per il debutto? Merito a Di Francesco che gli ha dato una fiducia enorme, i giovani possono vivere momenti altalenanti però lui può debuttare e questo vale anche per gli altri che sono qui». Chiusura sulla Finlandia: «Partita tosta ma vogliamo vincere. Dai miei mi aspetto la stessa voglia mostrata nelle ultime gare: dovremo saper difendere ma prima ancora proporre bel gioco». Il presidente federale Gravina sfoggia fiducia: «Vedo una Nazionale prima di entusiasmo, Mancini sta interpretando al meglio le nostre idee, dobbiamo credere nel miglior risultato possibile consapevoli di aver iniziato un nuovo percorso».
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