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Volley, l'Italia dà spettacolo contro la Serbia: il 3-0 vale il pass per Tokyo 2020

Una poltrona per due verso Tokyo ed ad accomodarsi è l’Italia, accompagnata dalle note dell’inno di Mameli cantato a cappella dal pubblico di Bari. Nella partita che valeva il dentro o fuori dai Giochi olimpici 2020, gli azzurri della pallavolo hanno battuto la Serbia 3-0 (25-16, 25-19, 25-19) al PalaFlorio e hanno strappato il biglietto vincente.

I ragazzi di Gianlorenzo Blengini, dopo aver sconfitto a fatica l’Australia 3-2 ieri sera, hanno affrontato con lo spirito e la determinazione giusti una avversaria più che scomoda, prendendosi così anche la rivincita del 3-0 subito l'anno scorso ai Mondiali di Torino. Per i serbi resta ora la strada del torneo di gennaio dove sarà messo in palio un ultimo
posto per le squadre europee.

L’Italia è partita a mille e ha subito messo in cascina il primo set, chiuso 25-16, grazie ad una enorme concentrazione che ha limitato al minimo gli errori e ad un muro invalicabile che ha reso la vita troppo difficile ai serbi, invece molto fallosi. La seconda partita non poteva andare così liscia, è stata combattuta punto a punto ma al dunque l’Italia ha piazzato l'accelerazione vincente.

Zaytsev ha messo a terra i due punti finali, il primo direttamente in battuta (terzo suo ace del set), per il 25-19 e portando la squadra azzurra sul 2-0 dopo circa un’ora di gioco. Andamento simile ha avuto la terza frazione, dove i serbi hanno cercato di gettare nella mischia tutto quanto potevano riuscendo anche a portarsi temporaneamente, per la prima volta, in vantaggio.

Il lavoro del muro azzurro non si è però mai fermato, erodendo punti e speranza agli avversari che sul 18-17 si sono ritrovati impotenti ad assistere alla volata finale dell’Italia per un altro, e decisivo, 25-19. «Sono contento come un pazzo, siamo a Tokyo. Sono strafelice per i ragazzi, per la gente, per tutta la pallavolo. Ora voglio andare a prendere il pass!», ha commentato a caldo Blengini, che tra un mese condurrà la nazionale a caccia del titolo europeo.

Esultanza totale da parte degli azzurri, tutti quasi perfetti nella loro prestazione, dal capitano e Juantorena implacabili in attacco, a Piano e Anzani invalicabili a muro. Ottimi anche Antonov, Balaso e Colaci, oltre a tutti i cambi che Blengini ha attuato, indovinandoli sempre. L’Italia da Bari lancia la sua sfida, prima all’Europa e poi al mondo.

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