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Serie A d'accordo sul taglio stipendi, Tommasi: "I calciatori stavano già trattando"

Lega Serie A

L’assemblea della Lega Serie A  approva all’unanimità le linee guida sul taglio dei compensi a calciatori, allenatori e tesserati. La formula elaborata da Dal Pino e De Siervo ha compattato i club (esclusa la Juventus che ha un accordo interno) come di rado accade su temi così economicamente rilevanti.

L’intervento prevede una riduzione di un terzo della retribuzione totale annua lorda se non si riprenderà l’attività, e di un sesto se nei prossimi mesi si completerà la stagione. I club, chiarisce la Lega, definiranno gli accordi con i tesserati.

Il contesto creato dalla crisi generata dall’emergenza coronavirus, «richiama tutti ad un atto di forte responsabilità, con i Club pronti a fare la propria parte sostenendo ingenti perdite per garantire il futuro del calcio italiano», dichiara la Lega Serie A nel comunicato con cui annuncia il taglio agli stipendi, secondo una formula elaborata dal presidente della Lega Paolo Dal Pino e dall’ad Luigi De Siervo.

Le perdite «necessariamente dovranno essere contenute incidendo sulla riduzione dei costi, la cui principale voce per le Società è rappresentata dal monte salari - si legge nella nota -. In linea con le azioni volte a diminuire il costo lavoro adottate a livello nazionale e internazionale, la Lega Serie A ha deliberato oggi, all’unanimità con esclusione della Juventus che ha già raggiunto un accordo coi propri giocatori, una comune linea di indirizzo per contenere l’importo rappresentato dagli emolumenti di calciatori, allenatori e tesserati delle prime squadre».

L’intervento viene definito «necessario per salvaguardare il futuro dell’intero sistema calcistico italiano» e «prevede una riduzione pari a 1/3 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 4 mensilità medie onnicomprensive) nel caso non si possa riprendere l’attività sportiva, e una riduzione di 1/6 della retribuzione totale annua lorda (ovvero 2 mensilità medie onnicomprensive) qualora si possano disputare nei prossimi mesi le restanti partite della stagione 2019/2020. Resta inteso - conclude la Lega - che i Club definiranno direttamente gli accordi con i propri tesserati».

«La Lega Serie A sta seguendo l'evoluzione dello scenario in stretto coordinamento con la Uefa, la Figc e l’Eca. È stata confermata la volontà di portare a termine la stagione e di tornare a giocare, senza correre rischi, solo quando le condizioni sanitarie e le decisioni governative lo consentiranno». È quanto afferma l’associazione dei venti club di Serie A.

L’assemblea della Lega di serie A oggi ha «analizzato le raccomandazioni per la ripresa di gare e allenamenti delle varie discipline sportive prescritte dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, alla luce dell’attuale situazione di emergenza sanitaria. A tal proposito - si spiega in una nota - entro fine settimana la Federcalcio emanerà le relative norme medico sanitarie».

«Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante». Il presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, è durissimo al telefono con l’ANSA dopo che l’Assemblea di Lega ha votato un taglio di
almeno due mesi di ingaggio.

«Come ha detto Messi, non riesco a capire la logica imprenditoriale alla base di questo comportamento: mettere in cattiva luce i giocatori, principali protagonisti dello spettacolo, quando tutti o quasi stanno già discutendo con i club come uscire insieme da questa crisi. Mi pare una follia».

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