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Coronavirus, il presidente della Fifa: "Non metteremo vite in pericolo per una partita"

Gianni Infantino

«Non si può mettere in pericolo la vita umana per una partita, una competizione o un campionato. Tutti dovrebbero tenerlo a mente. Quindi sarebbe da irresponsabili riavviare l’attività se la situazione non è sicura al 100%. Se bisognerà aspettare ancora un pò, dobbiamo farlo. È meglio aspettare un pò di più che correre dei rischi».

Così il presidente della Fifa, Gianni Infantino, in una nota diffusa dall’ente calcistico mondiale. «Sono convinto - aggiunge Infantino rivolgendosi a tutte le federazioni affiliate - che il calcio avrà un ruolo chiave per far tornare la gente insieme quando sarà di nuovo sicuro giocare ed essere in gruppo con gli amici. Prepariamoci per quel momento, insieme vinceremo».

La Fifa non «lascerà solo» il calcio mondiale alle prese con la crisi finanziaria, una volta finita l'emergenza coronavirus: lo ha ribadito a tutti i suoi associati il presidente Infantino, parlando del piano Marshall annunciato
alcuni giorni fa. «Col fondo di emergenza, grazie al lavoro che alla Fifa stiamo facendo, ci troviamo in una situazione
finanziaria molto solida. La Fifa ha una buona reputazione sui mercati finanziari: non sono soldi della Fifa, ma soldi del calcio».

«Questo ci ha aiutato - spiega Infantino - a consolidare una base solida con riserve importanti, ma questo denaro non è della Fifa, è del calcio. Quindi dobbiamo pensare a come aiutare, è una nostra responsabilità e un nostro dovere. Se tutti tengono presente l'interesse globale per l’individuo, sono convinto che il nostro futuro possa essere migliore del nostro passato Insieme troveremo una soluzione, in nessun momento qualcuno rimarrà solo, e tutti sapranno dove andranno a finire questi soldi».

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