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Travolta da un camion mentre si allena muore la ciclista Roberta Agosti, compagna di Marco Velo

Roberta Agosti

Una sgambata in bicicletta, nel Bresciano, si è trasformata in tragedia per Roberta Agosti, 50enne atleta di punta del Team Millennium Brescia. Travolta da un camion-cisterna per il trasporto del latte, in un incidente simile a quello capitato lo scorso 19 giugno ad Alex Zanardi, la donna è morta sul colpo.

Con lei, nel gruppo di ciclisti che pedalava a Castel Venzago, c'era il compagno Marco Velo, ex professionista compagno di Marco Pantani e braccio destro del ct azzurro Davide Cassani. Lo schianto questa mattina, tra il Santuario della Madonna della Scoperta e Lonato. «Eravamo in mezzo alla campagna, dove il traffico in pratica non c'è - racconta il compagno, distrutto dal dolore -. Avevamo proprio scelto la campagna per pedalare in sicurezza e in tutta tranquillità, eravamo un gruppetto di amici che procedeva pian pianino, non più di 23 chilometri all’ora. Salivamo su una strada all’1%. A un certo punto sono caduti in 3 o 4, Roberta ha sbandato e si è portata verso sinistra ed è stata presa in pieno dal camion-cisterna che stava procedendo in senso contrario alla nostra marcia: da quel momento è incominciato un incubo...».

Figlia dell’imprenditore Antonio Agosti, fondatore del marchio di giocattoli Toys, Roberta era una grande appassionata delle due ruote. Insegnante di Yoga e di educazione teatrale, era stato proprio il ciclismo a farle conoscere l’amore.

«Il ciclismo ci aveva fatto conoscere, e il ciclismo ci ha separato», è il commento di Velo. L’ex ciclista, che per il Giro d’Italia si occupa proprio della sicurezza dei corridori, si dice «devastato": «stavamo bene assieme, era un anno e mezzo che ci frequentavamo, entrambi venivamo da due storie finite, e adesso mi trovo a piangere una donna che amavo e dentro di me ho solo un profondo e incontenibile sentimento di fine». La procura di Brescia ha aperto una indagine per ricostruire l'esatta dinamica dell’incidente e individuare eventuali responsabilità, mentre i social si riempiono dei messaggi di cordoglio di amici e semplici appassionati di ciclismo.

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