La Juventus si ferma anche a Benevento pareggiando la sua quinta partita in serie A in nove giornate. Al Vigorito finisce 1-1 con i gol del solito Alvaro Morata e Gaetano Letizia. Esulta il tecnico Filippo Inzaghi che, dopo la vittoria con la Fiorentina, sorprende un'altra big del nostro campionato attestandosi in una zona più tranquilla di classifica.
Orfana di Cristiano Ronaldo, la Juventus si affida ancora al suo attaccante più prolifero, Alvaro Morata, e a Paulo Dybala reduce di contro da due settimane difficili e con una forma fisica ancora precaria. E questa duplice tendenza si manifesta anche al Vigorito con lo spagnolo che dimostra tutta la sua efficacia offensiva mandando in rete una delle prime occasioni capitategli tra i piedi mentre l'argentino si limita a tirare a salve mancando più volte lo specchio della porta. I bianconeri iniziano con pochi giri nel motore e, dopo alcuni disimpegni sbagliati, è direttamente Andrea Pirlo dalla panchina a richiamare la squadra a una maggiore attenzione e accortezza. A sbloccare la situazione, a meta' del primo tempo, è una super giocata di Federico Chiesa che serve Morata in area avversaria con un lancio millimetrico.
L'attaccante delle furie rosse salta il moldavo Ionita e deposita alle spalle di Montipò un sinistro imprendibile. Dopo il gol la partita sembra trasformarsi per la Juve con Chiesa, Dybala e Ramsey a impensierire ancora la difesa campana ma senza precisione. A pochi secondi dalla fine del primo tempo arriva la sorpresa. È Gaetano Letizia, esperto terzino napoletano, a rimettere in equilibrio il match coordinandosi in maniera magnifica su situazione di calcio d'angolo: la sua conclusione al volo batte Szczesny, già autore di un miracolo pochi attimi prima su conclusione di Schiattarella. La seconda frazione si apre con i bianconeri più arrembanti ma anche più nervosi.
Sullo sfondo ci sono i fantasmi che in questa stagione hanno già trovato dimora tra le file torinesi con il Crotone e il Verona, due pareggi che avevano già fatto perdere quattro punti preziosi. Morata ha una grande occasione al 52' ma il suo colpo di testa con la porta spalancata finisce incredibilmente fuori. I giallorossi agiscono di rimessa e si rendono pericolosi in contropiede in più di un'occasione scontrandosi quasi sempre davanti a un De Ligt tornato in forma smagliante dopo l'infortunio alla spalla. Come contro il Ferencvaros in Champions League, la Juventus è costretta a un altro assedio con gli avversari trincerati in difesa. Pirlo manda in campo anche Bernardeschi e Kulusevski cercando di allargare il gioco sulle face per aprire l'ermetica scatola difensiva giallorossa.
A cinque minuti dal noventesimo il portiere del Benevento compie un intervento miracoloso ancora su Dybala che calcia a colpo sicuro di prima intenzione sfruttando un assist perfetto di Bernardeschi. La palla rasoterra è destinata all'angolo basso alla destra di Montipò che si allunga e devia il pallone in calcio d'angolo. I minuti finali sono una corrida nell'area giallorossa con richieste di rigore, contatti fisici e molte, troppe, polemiche. Nel finale saltano i nervi anche a Morata, espulso dopo il triplice fischio per qualche parole di troppo nei confronti dell'arbitro Pasqua. La Juve sale a 17 punti, frutto di 4 vittorie e 5 pareggi, restando dietro Milan, Inter, Roma e Sassuolo. Punto d'oro invece per il Benevento che sale a 10 e resta a distanza di sicurezza dalla quota salvezza.
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