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Il Milan cala il tris alla Roma, la vetta è a -1. Juve-Napoli finisce in parità

Milan-Roma 3-1

Marcatori: 8' pt Giroud (rig), 17' pt Messias, 40' pt Abraham, 37' st Leao.
Milan: Maignan 7; Florenzi 6.5 (33' st Conti sv), Kalulu 5.5, Gabbia 6, Hernandez 6.5; Tonali 7, Krunic 6.5 (19' st Bakayoko 6); Messias 7, Diaz 6.5 (43' st Maldini sv), Saelemaekers 6 (19' st Leao 7); Giroud 7 (33' st Ibrahimovic 6.5). Allenatore: Pioli 7.
Roma: Rui Patricio 6; Mancini 5.5, Smalling 5.5, Ibanez 5; Karsdorp 5, Pellegrini 6 (26' st El Shaarawy 6), Veretout 6 (26' st Afena 6), Mkhitaryan 5.5, Vina 5.5 (26' st Cristante 6); Zaniolo 6 (40' st Perez sv), Abraham 6.5 (31' st Shomurodov 6). Allenatore: Mourinho 5.
Arbitro: Chiffi di Padova 6.
Note: al 29' st espulso Karsdorp per doppio giallo; al 48' st espulso Mancini per doppio giallo. Al 49' st Ibrahimovic fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Abraham, Zaniolo, Hernandez, Karsdorp, Krunic. Angoli: 3-9. Rec. 5'; 4'.

Milano. Il Milan inizia l’anno con il botto, supera la Roma 3-1 e si porta momentaneamente a una sola lunghezza di distanza dall’Inter capolista, che non ha disputato la gara con il Bologna. A San Siro decidono il rigore di Giroud e i sigilli di Messias e Leao, mentre per i giallorossi (che chiudono in 9 per i rossi a Karsdorp e Mancini) è inutile il gol di Abraham che aveva dimezzato le distanze nel primo tempo. Nel recupero Ibrahimovic sbaglia un altro rigore del possibile 4-1.
Pronti via e dopo 4 giri di lancette arriva il primo episodio del match: Theo calcia al volo e impegna Rui Patricio in tuffo, il gioco continua ma dopo qualche istante l’arbitro viene richiamato al Var. C'è un tocco di mano impercettibile di Abraham in area che viene punito con un calcio di rigore per i rossoneri. Giroud è freddissimo dal dischetto e firma l’1-0. Un’ingenuità di Ibanez al 17' spiana la strada al raddoppio del Diavolo: Giroud intercetta un retropassaggio, salta il portiere e colpisce il palo, sulla respinta Messias fa 2-0 con un mancino di prima intenzione.
La squadra di Mourinho comunque non molla e a ridosso dell’intervallo la riapre con un deviazione di Abraham sul tiro di Pellegrini, proprio qualche istante dopo un miracolo di Maignan su un’altra deviazione dello stesso inglese su conclusione di Zaniolo. La prima occasione della ripresa è per il Milan, che colpisce una clamorosa traversa con Brahim Diaz, poi si fa vedere anche la Roma ancora con Abraham, il cui diagonale destro è respinto da Maignan, provvidenziale anche successivamente sul mancino da fuori di Mkhitaryan. Al 74' i capitolini restano in inferiorità numerica per il doppio giallo rimediato da Karsdorp, i rossoneri ne approfittano e dopo aver colpito un incrocio dei pali con Florenzi, chiudono la sfida con la rete in ripartenza del neo entrato Rafael Leao. Nel finale viene concesso un altro rigore al Milan (fallo di Mancini che viene espulso), ma Ibrahimovic se lo lascia parare da Rui Patricio.

 

Juventus-Napoli 1-1

Marcatori: 23' pt Mertens, 9' st Chiesa.
Juventus: Szczesny 6.5; Cuadrado 6.5, Rugani 6, De Ligt 6, Alex Sandro 6 (30' st De Sciglio sv); McKennie 6.5, Locatelli 6.5, Rabiot 5.5 (21' st Bentancur 6); Chiesa 7 (36' st Kulusevski sv), Morata 6 (30' st Kean sv), Bernardeschi 6 (20' st Dybala 6). Allenatore: Allegri 6.
Napoli: Ospina 6.5; Di Lorenzo 6, Rrahmani 6, Juan Jesus 5.5, Ghoulam 5.5; Demme 5.5, Lobotka 6.5 (45' +1' st Zanoli sv); Politano 6 (31' st Elmas sv), Zielinski 6.5, Insigne 6.5; Mertens 7 (43' st Petagna sv). Allenatore: Domenichini (Spalletti assente per Covid) 6.
Arbitro: Sozza di Seregno 6.5.
Note: ammoniti Alex Sandro, Demme. Angoli 4-3. Recupero: 1', 5'.
Torino. Allo “Stadium” finisce con un pareggio, Juve e Napoli fanno 1-1. Al gol di Mertens nel primo tempo risponde Chiesa durante la ripresa, così i bianconeri restano fuori dalla zona Champions e a tre punti dal quarto posto occupato dall’Atalanta, con i bergamaschi che hanno però una gara da recuperare. Il Napoli, invece, scivola a cinque lunghezze dal Milan, ma si conferma sul gradino più basso del podio.
Tutti i dubbi sull’effettiva disputa della gara vengono fugati intorno alle 19.20, quando il pullman degli azzurri varca i cancelli dello stadio. E sono tanti i fischi partiti dai tifosi bianconeri, che durante il riscaldamento hanno accolto Insigne e compagni con cori di discriminazione territoriale e sono stati «redarguiti» dallo speaker dello stadio. C’era attesa anche per la formazione scelta da Spalletti, assente perché positivo al Covid e sostituito dal vice Domenichini: Rrahmani, Lobotka e Zielinski, messi in quarantena dall’Asl di Napoli 2 perché sprovvisti di terza dose e a contatto con soggetti positivi, partono dal 1’. Un azzardo che ora potrebbe costare sanzioni dalle autorità sanitarie, ma che non incide sulla giustizia sportiva.
L’avvio di gara è di marca bianconera, la squadra di casa comincia forte: Di Lorenzo è costretto a chiudere su Chiesa, dal corner McKennie si divora il vantaggio. Il Napoli si va vedere con un paio di tentativi di Insigne fuori misura, la Juve risponde con un sinistro di Chiesa che termina a lato, gli azzurri trovano l’1-0 dopo 23’: il capitano pennella per Politano, il quale fa sponda per Mertens e il belga trafigge Szczesny. La squadra di Allegri patisce un pò il contraccolpo, Zielinski va vicino al raddoppio ma trova la respinta del portiere suo connazionale.
Nella ripresa un’altra Juve, e il pareggio arriva dopo 9’: McKennie si inserisce e crossa in mezzo, il pallone finisce sul sinistro di Chiesa che, complice anche una deviazione di Lobotka, realizza l’1-1 al rientro dopo 40 giorni fermo ai box.
I bianconeri cercano subito il sorpasso, gli azzurri resistono e in contropiede si fanno pericolosi con Mertens, sul quale è bravo Szczesny a bloccare. Allegri si gioca anche la carta Dybala, nei 5’ di recupero ci prova di più la Juve, il colpo di testa di Kean e la punizione di Paulo non inquadrano la porta. Finisce in parità, il risultato più giusto.

 

 

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