Nuove perquisizioni in tutta Italia nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla procura di Torino sulle presunte plusvalenze della Juventus, che coinvolge i vertici del club bianconero. A finire sotto la lente dei magistrati stavolta è la gestione degli stipendi ai calciatori durante la prima fase della pandemia. Da quanto si apprende, la Juventus sostiene che i giocatori avrebbero rinunciato ad alcune mensilità, mentre per la procura il credito sarebbe stato solo differito e, di conseguenza, il debito andava iscritto a bilancio. Le perquisizioni hanno interessato gli studi legali che in hanno collaborato con il club.