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Lazio e Fiorentina punti batticuore, Roma buona la prima

Prodezze, gol e polemiche. La serie A entra subito nel vivo e regala emozioni forti. In attesa di Juve e Napoli, che giocheranno domani, dopo Inter, Milan e Atalanta anche Lazio e Fiorentina salutano i tifosi con una vittoria batticuore, e in serata la Roma di Mourinho, che a Salerno schiera tutti i suoi tenori (anche Wynaldum nel finale) ma vince con un gol di Cristante, vecchia guardia.

Al termine di una gara vibrante e a nervi tesi, in dieci e in svantaggio, gli uomini di Sarri ribaltano il risultato nella ripresa domando un buon Bologna. A segnare il gol decisivo, come sempre, è Ciro Immobile. La Fiorentina si fa raggiungere due volte da un’ottima Cremonese ma passano a fine recupero con un autogol del portiere Radu, che non riscatta la figuraccia dell’anno scorso con l’Inter.

Le serie A lancia i primi squilli forti e chiari. In attesa della Juve, le due milanesi ricominciano la loro lunga volata rispettando il pronostico. Ma le modalità sono diverse: il Milan risponde allo schiaffone iniziale dell’Udinese dilagando nella ripresa. De Ketelaere è all’esordio, ma Braham Diaz non vuole saperne di cedere il suo posto, come Rebic che realizza una promettente doppietta. Pioli rivede sprazzi del Milan dello scudetto mentre l’Inter strappa tre punti all’ultimo respiro. Successo ineccepibile ma ottenuto contro un Lecce generoso, confezionato con acquisti low cost. L’Inter ha stentato a lungo, per Inzaghi ci sono parecchie cose da registrare.

Nelle gare di ieri finiscono a punteggio pieno anche Atalanta e Torino. I granata legittimano la loro superiorità sul Monza, ancora imballato per i troppi acquisti non ancora metabolizzati mentre i bergamaschi convincono solo a tratti e la Samp avrebbe meritato almeno il pari.

Partita nervosa all’Olimpico con colpi di scena a raffica. La Lazio comincia ad handicap per la gaffe di Maximiano che para fuori area e viene espulso al 5'. Poi c'è anche un rigore causato da Zaccagni, sfruttato al meglio da Arnautovic per il vantaggio del Bologna. Anche gli emiliani restano in dieci per il doppio giallo a Soumaoro e la Lazio parte all’assalto. Viene ammonito anche Sarri, la Lazio attacca in massa e pareggia con un’iniziativa ficcante di Lazzari, Skorupski respinge su De Silvestri, il pallone gli rimbalza addosso ed è autogol. Pochi minuti e la Lazio mette il segnalino del sorpasso: Milinkovic pesca Immobile che fa secco Skorupski.

Una vittoria complicata, ma Sarri parte con tre punti. Da Salerno risponde Mourinho, nel derby anticipato costruito dal botta e risposta dei due tecnici: Zaniolo si intende con Dybala, non ancora al top, ma sbaglia troppi gol. Segna quello decisivo nel primo tempo con un gran tiro Cristante, poi la Roma controlla, Dybala coglie un palo, e sono tre punti. Un esordio scoppiettante illude la Fiorentina, che di carattere conquista però tre punti nel recupero. La Cremonese è un sparring partner incisivo e viene fuori una gara divertente. Kouame ispira bene la manovra e imbecca Bonaventura per il vantaggio che viene vanificato da un colpo di testa di Okereke, che conferma le qualità emerse col Venezia. Ma i viola passano ancora col giocatore più atteso, Jovic, che trova in varco giusto in area.

Un’ingenuità di Escalante lascia poi la neopromossa in dieci. I padroni di casa creano varie occasioni ma non le sfruttano e gli ospiti pareggiano: angolo di Bonaiuto, Gollini respinge sulla linea e Bianchetti spinge il pallone in rete. La Fiorentina spinge ancora e conquista la vittoria, come l'Inter ieri, all’ultimo respiro per una papera di Radu. ma la Cremonese esce a testa alta dal Franchi. La vittoria di misura dello Spezia sull'Empoli porta la firma di N'zola

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