Una cifra molto vicina ai 20 milioni (euro più, euro meno) da versare nelle casse di Cristiano Ronaldo in caso di addio alla Juve. Una scrittura privata diventata centrale nell'operazione Prisma che, come raccontato dalla Gazzetta dello Sport, non è stata contabilizzata a bilancio dalla società bianconera. Secondo l'accusa, prosegue la rosea, “i bilanci 2018-2019 e 2020 sarebbero stati truccati con 115 milioni di plusvalenze artificiali, per nascondere l'erosione del capitale sociale e proseguire indebitamente la negoziazione del titolo in Borsa”. Tra gli indagati il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene.