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Sguardo puntato sulla Champions, ma prima la Serie A. In campo Napoli, Milan e Inter

Si definisce l’ultimo Samurai. Luciano Spalletti ammette di essere rimasto probabilmente l’unico a Napoli a rifiutarsi di considerare il raggiungimento dello scudetto cosa fatta. Lui pensa soltanto al campo e ora teme il Lecce che oggi gli azzurri dovranno affrontare in una gara delicata e difficile, perché i salentini sono una squadra temibilissima e soprattutto perché non si sa se la batosta rimediata domenica al “Maradona” con il Milan sia stata assorbita o meno. Come se non bastassero le preoccupazioni e i problemi che gli impediscono di lasciarsi andare («Osimhen – spiega – sarà ancora fuori. Ci sono molte possibilità di vederlo in campo mercoledì prossimo con il Milan in Champions»), ci si mette anche un gruppo di tifosi contestatori («Il clima che è venuto fuori sicuramente non ci aiuta») a complicare le cose. Il tecnico, comunque, ha fiducia nella sua squadra: «Solo io dico – spiega Spalletti – che per vincere lo scudetto ci vogliono ancora 15 punti. Sappiamo benissimo che da qui in avanti saranno tutte battaglie difficilissime da vincere per portare a casa questo scudetto e fino a che ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente».

La partita con il Milan sarà subito dimenticata, di questo Spalletti è certo. «Il Milan – osserva – è arrivato alla sfida con il timore di perderla. Noi l’abbiamo considerata una partita di riempimento per arrivare a quelle di Champions. Questo ha fatto la differenza. Ma è stata solo una partita persa. Ho visto dei grandi allenamenti e una grande velocità di palleggio».

Pioli fa un po’ di turnover

Primo comandamento, dosare le energie. Perché non è vero che il Milan non avrà altro obiettivo all’infuori della Champions e Pioli lo scandisce bene, quando spiega che «se vogliamo dare valore al successo di Napoli, dobbiamo dare continuità con l’Empoli: il campionato è un obiettivo troppo importante». Le valutazioni si faranno alla fine, continua a ripetere l’allenatore del Milan. Che è consapevole anche di trovarsi di fronte, al “Meazza”, «un avversario di giocatori veloci, che ci faranno correre». Milan-Napoli di Champions è alle porte, con i significati che si porta appresso. Così, oggi, spazio in difesa a Thiaw al posto di Kjaer nel ruolo di Kalulu, che in settimana si è allenato a parte come Ibrahimovic. Turno di riposo anche per Diaz, e in trequarti Saelamekers dal 1’, accanto a uno tra De Ketelaere e Krunic. «Dobbiamo approfittare di questo turno casalingo, le partite si vincono con qualità e determinazione», ammonisce Pioli.

Inzaghi dà fiducia alla “LuLa”

Archiviata la caldissima serata dello “Stadium”, l’Inter deve tornare a concentrarsi sul campionato. I nerazzurri di Simone Inzaghi dovranno vedersela con la Salernitana, trasferta scomoda soprattutto perché Lukaku e compagni sono nella posizione di non potere più sbagliare per rimanere agganciati ai quattro posti per la prossima Champions. Dopo le tre sconfitte consecutive in Serie A, infatti, i nerazzurri vanno a caccia di una vittoria che vorrebbe anche dire essersi messi alle spalle il periodo peggiore. Una sfida, quella con la Salernitana, che servirà per cercare di sbloccarsi anche in trasferta, visto il rendimento da metà classifica tenuto finora dagli uomini di Inzaghi. Sono stati infatti solo 17 i punti conquistati in 13 partite lontane da San Siro in campionato.

Inzaghi può affidarsi alla cabala che vede Lautaro aver segnato 5 reti in 3 gare contro la Salernitana, mentre Dzeko ha realizzato 2 gol e 2 assist sempre nelle ultime 3 sfide ai campani. Il tecnico schiererà la coppia pesante Lautaro-Lukaku dal 1’ in avanti.

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