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Manovra stipendi Juve, chiuse le indagini: contestata la mancata lealtà. Bianconeri: “Noi corretti”

La procura della federcalcio ha notificato alla Juventus la chiusura delle indagini per le cosiddette 'manovra stipendi, partnership e agenti': nell’atto, il procuratore Chinè contesta tra l’altro al club bianconero la violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4.1) per i tre filoni. La contestazione si va ad aggiungere alla questione plusvalenze, per la quale è previsto il 19 aprile un giudizio di legittimità del Collegio di Garanzia del Coni sulla penalizzazione di 15 punti per i bianconeri. Sui tre filoni odierni, la Juve ora ha due settimane di tempo per presentare le sue controdeduzioni.

La replica della Juve

La Juve «ritiene di aver applicato correttamente i rilevanti principi contabili internazionali, nonché di aver operato nel pieno rispetto del principio di lealtà sportiva». Lo scrive in una nota la società, che ha ricevuto la notifica di chiusura indagini. La Juve ribadisce di avere operato correttamente, «in virtù delle ragioni già illustrate, inter alia ,nella relazione finanziaria annuale al 30 giugno 22 e nella relazione finanziaria semestrale al 31 dicembre 22».

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