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Napoli, è tutto nelle tue mani. Stasera va in onda "ricomincio da tre"

Spalletti e i suoi ragazzi sono pronti alla festa. Di fronte, però, ci sarà l'ostacolo Udinese

Il primo match point è stato annullato domenica scorsa dalla Salernitana. Il secondo può essere quello giusto. Il Napoli vuole chiudere la pratica scudetto questa sera alla "Dacia Arena" contro un Udinese che si trova a quota 42 punti in classifica. I partenopei vengono da un'ottima prestazione contro i cugini, spazzata via, però, dal meraviglioso gol di Dia che ha regalato ai salernitani un punto d'oro per la lotta salvezza. Al momento del fischio finale, la gioia dei tifosi pronti a festeggiare un Tricolore che manca dal 1990 si è trasformato in un incubo a occhi aperti. Gli stessi occhi da cui cadranno lacrime di gioia quando i sogni si trasformeranno in realtà. Il rendimento per tutto l'arco del campionato è stato strabiliante. Trascinati da un fenomenale Kvaratshkelia e da un super Osimhen, gli azzurri hanno totalizzato 79 punti e fatto il vuoto alle proprie spalle. Le défaillance si sono palesate in Coppa Italia e nei quarti di finale di Champions League. La vittoriosa Cremonese al Maradona negli ottavi di finale della terza competizione più importante ha turbato gli animi. La sconfitta nei quarti di finale della Coppa dalle grandi orecchie contro il Milan ha picconato le speranze fin ad allora alimentate da un grandissimo cammino europeo. Tornando al match di stasera, i friulani sono pronti alla battaglia ma sono reduci da una brutta sconfitta a Lecce e arrivano a questo match con una sola vittoria in tasca nelle ultime cinque giocate (avvenuta ai danni della Cremonese per 3 a 0 nel 31. turno).

In ambito sicurezza, il questore di Udine, Alfredo D'Agostino, è conscio della delicatezza della partita e di quello che potrebbe innescare un eventuale pareggio o successo dei primi in classifica: «Facciamo appello all'intelligenza delle persone affinché quella che ci prospetta possa essere soltanto una grande festa dello sport. Sono stati adeguatamente rafforzati tutti i servizi e siamo sereni rispetto al contesto su cui andremo a vigilare», queste le parole del capo della Polizia. Anche il prefetto della città friulana Massimo Marchesiello ha espresso la propria preoccupazione per l'evento di stasera, invitando il popolo azzurro ad «evitare invasioni di campo». Saranno almeno in 12mila i tifosi partenopei che sbarcheranno alla "Dacia Arena": le unità presenti nel settore ospiti  ammonteranno a 1300, mentre le restanti saranno disseminate nelle altre parti dell'impianto. Un'altra preoccupazione è relativa al possibile approdo di altri 4mila napoletani in città, i quali, probabilmente, saranno sprovvisti di biglietto.

Parlando di numeri, il gruppo di Spalletti in questa stagione di Serie A ha ottenuto 25 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte. 68 sono i gol realizzati e 22 le reti subite. Se si fosse portata lo Scudetto a casa la scorsa giornata, sarebbe stata la prima squadra a vincere un campionato aritmeticamente con il maggior numero di turni di anticipo di sempre (6 per la precisione). Anche la classifica per il Pichichi italiano parla chiaro: Osimhen si trova in cima a questa graduatoria, avendo messo a segno fino ad ora 21 reti in 26 presenze, a due lunghezze di distanza da Lautaro Martinez, autore di una doppietta nella sfida di ieri contro il Verona. Come anticipato prima, l'apporto di  Kvaratshkelia è stato ugualmente importante in quest'annata: 28 partite in cui ha messo a referto 12 gol e 12 assist.

Il romanzo è pronto ad avere un epilogo. Giorgio Ascarelli (l'industriale del comparto tessile che dette vita allo Associazione Calcio Napoli nel 1926) e Corrado Ferlaino (il patron visionario, il quale portò Maradona sotto il Vesuvio e fu artefice del doppio successo nel campionato italiano) saranno affiancati da Aurelio De Laurentis nel Pantheon dei presidenti scolpiti nella storia della società. Ma gli azzurri non hanno intenzione di fermarsi e il "ricomincio da tre" (dal titolo del capolavoro cinematografico di Massimo Troisi del 1981) inneggiato dalla tifoseria per dare voce al presente non può che essere un buon auspicio per i progetti futuri.

 

 

 

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