Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Caso plusvalenze Juventus: si va verso la penalizzazione ma più "leggera"

Paratici, Agnelli e Nedved

La Corte Federale d’Appello della Figc dovrà riesaminare la posizione di alcuni dirigenti (in particolare, gli amministratori senza delega) e di conseguenza decidere quale sanzione sportiva infliggere alla Juventus.

E’ questo l’elemento che il 20 aprile scorso ha portato il Collegio di Garanzia a rinviare alla Corte federale d’appello la valutazione sul caso plusvalenze, cancellando, per il momento, i 15 punti di penalizzazione che erano stati inflitti al club bianconero. Per il Collegio di Garanzia, infatti, la sentenza d’appello, resa a carico degli amministratori privi di deleghe operative, «è carente nella propria parte motiva laddove la Corte Federale - con motivazione da ritenere apparente - ha fatto riferimento ad una generica, ma indimostrata, "consapevolezza diffusa", ovvero ad una asserita condivisione, da parte di detti amministratori, dei concreti dettagli e delle finalità delle operazioni sportive scrutinate, omettendo di fornire adeguato supporto motivazionale di tali affermate ed indimostrate circostanze».

«Del resto - si legge nelle motivazioni del Collegio di Garanzia - il medesimo Procuratore FIGC, in sede di deferimento, ha compiutamente riferito di una esigenza di «dosimetria sanzionatoria» che impone una diversa valutazione del comportamento tenuto in sede sportiva da quello tenuto in ambito societario ai fini della rappresentazione dellasituazione economica, patrimoniale e finanziaria. Il necessario rapporto di proporzione fra lo specifico comportamento tenuto e la sanzione irrogata è ormai acquisito pacificamente nell’elaborazione della giurisprudenza anche costituzionale, costituendo logica espressione dei criteri di uguaglianza e ragionevolezza della sanzione e imponendo al giudice di procedere a una valutazione dosimetrica ispirata ai due predetti criteri».

Penalizzazione più leggera

Sembra esplicito l'indirizzo verso un ridimensionamento della sanzione per il club, che potrebbe anche far tornare la vicenda alla famosa richiesta di nove punti della Procura federale. In effetti nelle motivazioni viene non a caso citato lo stesso procuratore Figc, che (in sede di deferimento) ha compiutamente riferito di una esigenza di "dosimetria sanzionatoria che impone una diversa valutazione del comportamento tenuto in sede sportivo da quello in ambito societario ai fini della rappresentazione della situazione economica, patrimoniale e finanziaria". In ogni caso, spetta alla giustizia federale stabilire le pene sportive. A questo punto la parola spetta alla Corte che presumibilmente convocata entro la fine di maggio dovrà decidere la nuova sanzione. Resta il tema dell'afflittività che la Juve cercherà presumibilmente di spostare alla prossima stagione sportiva per salvare la qualificazione alla prossima Champions League.

Caricamento commenti

Commenta la notizia