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Serie B, guida al campionato “zoppo”: Cosenza e Catanzaro piacciono, s'inizia con la ‘X’ del caso Reggina. A una calabrese era già successo 29 anni fa

Da tradizione, la serie B è il campionato delle sorprese. Accade sistematicamente che almeno un'insospettabile finisca del vortice della zona retrocessione e che qualche altra s'imbuchi alla festa promozione. Basti pensare che lo scorso anno il campionato è stato condotto in lungo e in largo dal Frosinone (forti i ciociari, sì, ma non certo la squadra schiacciasassi che si è dimostrata) e che l'inferno della retrocessione abbia scottato irrimediabilmente squadre che partivano con obiettivi ben più nobili come Benevento, Spal e Brescia, oltre al Perugia. Una di queste quattro squadre - e veniamo alla stagione che inizia stasera - in realtà, è ancora... in corsa. I bresciani, per intenderci, salvo dietrofront del Consiglio di Stato, saranno la ventesima sorella del campionato cadetto che presenta una ‘X’ per via del caso Reggina, al momento fuori dai giochi. Già un'altra calabrese, 29 anni fa, pativa la stessa sorte: era il Cosenza del presidente Pagliuso, del superdirigente Gianni Di Marzio e di uno “sbarbato” Alberto Zaccheroni; i rossoblù alla fine s'iscrissero e l'incognita a forma di ‘X’ sparì dal calendario, seppur in abbinamento a una punizione esemplare: quel -9 che i silani spazzarono via in fretta e furia, salvandosi in carrozza e scrivendo, di fatto, una delle pagine più belle della storia del calcio cosentino.

La suddivisione geografica

Poco più di mezzo Stivale sarà rappresentato quest'anno in serie B: a fare la voce grossa c'è la Lombardia, con quattro rappresentanti (il confermato Como, le neopromosse Feralpisalò e Lecco, nonché la retrocessione Cremonese), in attesa di sapere se c'è anche il Brescia. La Calabria, in caso di colpo di coda della Reggina, avrebbe per la prima volta tre rappresentanti, altrimenti resterebbero il Cosenza e la neopromossa Catanzaro. Con tre squadre acclarate c'è l'Emilia Romagna (Parma, Modena e la neopromossa Reggiana). Due le rappresentanti di Veneto (Venezia e Cittadella) e Liguria (le retrocesse Sampdoria e Spezia), mentre con una chiudono il cerchio Trentino-Alto Adige (Sudtirol), Marche (Ascoli), Puglia (Bari), Sicilia (Palermo), Toscana (Pisa), Umbria (Ternana).

La serie B ai raggi X

Ascoli

Allenatore: William Viali (nuovo)

I marchigiani rappresentano ormai una squadra di categoria, consolidata. Che dopo aver chiuso la “pratica salvezza”, magari in anticipo, un occhio alle zone alte lo butta pure. In panca siede l'allenatore dell'impresa a Cosenza dello scorso anno: Viali. Il giocatore più rappresentativo è Forte, attaccante che in carriera ha segnato 101 gol in carriera. E che in B vale anche la doppia cifra. Tra i pali c'è un'ex Nazionale, ovvero Viviano. Sul mercato serve qualche ritocco qua e là (un vice-Adjapong nel ruolo di terzino destro, un centravanti giovane, un terzino sinistro - ma solo se esce Falasco - che aveva chiesto di andar via - però oggi torna utile a causa dell'infortunio di Haveri; verso l'addio Eramo, Falzerano e Dionisi), ma il più è fatto.

Probabile formazione titolare (4-3-2-1): VIVIANO; Adjapong, Simic, Botteghin, HAVERI; Caligara, Buchel, MASINI; MILLICO, PABLO RODRIGUEZ; FORTE.

Con la collaborazione di Marco Amabili (Piceno Time)

Bari

Allenatore: Michele Mignani (confermato)

Ciò che è accaduto ai “galletti” lo scorso anno ha del clamoroso. Beccare gol all'ultimo secondo (o quasi) dei playoff-promozione, in casa (davanti a 58mila spettatori), quando ormai lo champagne per la festa era stato scongelato, non è stato facile da metabolizzare. Alla fine, in A, è andato il Cagliari di Ranieri, ma la squadra di Mignani è arrivata a un tanto così dalla seconda promozione in due anni (dopo quella dalla C). Proprio per questo il Bari riparte dall'allenatore ligure per tentare la nuova scalata. Magari, stavolta, senza passare dalla roulette russa dei playoff.  Sul mercato, i pugliesi hanno operato scelte forti: è andato via il miglior portiere della B (Caprile) così come Ceter, Molina e Botta, mentre Cheddira - via Napoli - è andato al Frosinone. In difesa c'è solo da perfezionare l'affare Pajac (esterno sinistro titolare del Genoa promosso in A). Curiosità attorno al portieri brasiliano Brenno (a fargli da chioccia, inizialmente, l'esperto Frattali), che arriva dal Gremio per rimpiazzare proprio Caprile, ma anche nei confronti del giovane scuola-Milan Nasti, lo scorso anno determinante nella scalata-salvezza del Cosenza. Menez rappresenta l'usato sicuro di qualità, Diaw è a caccia di riscatto.

Probabile formazione titolare (4-3-2-1): Frattali; Dorval, Di Cesare, Vicari, Ricci; Maita, Maiello, Bellomo; MENEZ, NASTI; DIAW.

Catanzaro

Allenatore: Vincenzo Vivarini (confermato)

Il Catanzaro torna a calcare l'erba cadetta dopo 17 anni di astinenza. E lo fa portandosi dietro un biglietto da visita niente male: una promozione con cinque giornata d'anticipo. I giallorossi hanno ammazzato l'ultimo campionato di serie C e il salto di categoria non è mai stato in discussione. Squadra che vince non si cambia? E così il patron Noto ha mutato pochissimo, dando fiducia al gruppo dell'impresa. A cominciare dal “manico”: quel Vivarini che ha rappresentato, in sostanza, l'unico piccolo scoglio pre-campionato (il suo rinnovo è arrivato dopo qualche giorno di trattativa). Per il resto: stessa squadra (tra i titolari ha salutato solo il difensore Martinelli), stessi principi di gioco (il modulo varierà in base all'interpretazione del ruolo di esterno destro di Situm). Sarà un mix tra i giocatori che hanno centrato la promozione e molti giovani presi in prestito o a titolo definitivo dai club di serie A (da Pompetti, prelevato definitivamente dall'Inter, passando per l'attaccante dell'Under 20 Ambrosino - scuola Napoli, al momento infortunato - fino all'esterno offensivo D'Andrea del Sassuolo). La conferma di Ghion ha rappresentato un colpaccio almeno quanto l'arrivo dell'attaccante Donnarumma. Vandeputte e capitan Iemmello sono le certezze. E all'appello mancano ancora due difensori e un esterno offensivo.

Probabile formazione titolare (4-4-2): Fulignati; Situm, Brighenti, KRASTEV, Scognamillo; Brignola, Ghion, Pontisso, Vandeputte; Iemmello, DONNARUMMA.

Con la collaborazione di Andrea Celia Magno (Gazzetta del Sud)

Cittadella

Allenatore: Edoardo Gorini (confermato)

Il “Citta” compie mezzo secolo di vita. E vorrà festeggiare in grande, se non altro evitando i patemi d'animo che hanno contraddistinto l'ultima stagione. L'obiettivo non cambia di una virgola: salvezza tranquilla, nella logica di una società sostenibile che sviluppi talenti e li rivenda. Antonucci, ad esempio, è stato rivenduto a oltre 2 milioni allo Spezia. In panca è rimasto Gorini, confermato nonostante ci fosse qualche resistenza. Si tratta del 23simo anno di Marchetti come direttore sportivo. Il ds era stato contattato anche dal Napoli, prima che scegliesse Meluso: è lui il deus ex machina dei veneti. Il suo sogno è portare il Cittadella in A. Dieci gli ingressi, nessun nome di grido, con la solita logica di pescare in altre categorie o dai settori giovanili. Il mercato non è concluso: in avanti si parla di Kargbo. Tra gli altri, hanno salutato anche Perticone (tosto in campo, uomo spogliatoio e uomo-social), Donnarumma, Del Fabbro, Crociata e Ambrosino (tornato al Napoli, che lo ha rigirato al Catanzaro). Baldini, ancora ko, resta la grande scommessa: se esce fuori dal tunnel degli infortuni è un elemento in grado di fare la differenza. C'è poi l'incognita Asensio, un po' fuori dal progetto. Il portiere della Nazionale albanese Kastrati, invece, è un simbolo: ha rifiutato diverse offerte, ma se dovesse mantenere questo livello sarebbe quasi impossibile da trattenere in futuro. Occhio a Magrassi, potrebbe essere la sorpresa di questa stagione. Restando in tema di sorprese, il “Citta” ha eliminato il Empoli dalla Coppa Italia. Mica male come inizio.

Probabile formazione (4-3-1-2): Kastrati; CARISSONI, Frare, Pavan, Giraudo; Vita, Branca, Carriero, AMATUCCI; PITTARELLO, Magrassi.

Con la collaborazione di Carlo Della Mea (Telenuovo)

Como

Allenatore: Moreno Longo (confermato)

Continuare a scalare la graduatoria cadetta. Che, tradotto, significa raggiungere la zona playoff, dopo la salvezza non del tutto agevole della scorsa stagione. Via tutti i giocatori in prestito e salutato Fabregas (si è ritirato, allenerà la Primavera del Como), la società ha puntato a consolidare vecchi contratti e a rinforzarsi sul mercato. Per ora, il colpo è Kone del Torino, centrocampista lo scorso anno al Frosinone. Consolidata la difesa con Semper in porta, sono arrivati poi tre giocatori di categoria come Cassandro, Barba e Sala. Innesto di quantità a centrocampo con Abildgaard, lo scorso anno al Verona, mentre in attacco punta a sorprendere Mustapha. Prima della fine del mercato è atteso un colpo a effetto che possa entusiasmare ancora di più i tifosi: circola da tempo il nome di Verdi, ma non è l'unica opzione presa in considerazione dai lariani.

Probabile formazione (4-3-1-2): Semper; CASSANDRO, Odenthal, BARBA, Ioannou; Bellemo,  ABILDGAARD, Chajia; KONE; Cerri, Cutrone.

Con la collaborazione di Luca Pinotti (LarioSport.it)

Cosenza

Allenatore: Fabio Caserta (nuovo)

E chi l'ammazza i rossoblù? Al netto di stagioni colme di sofferenza, alla fine, il Cosenza riesce a tirarsi fuori dai guai. Dopo una prima stagione in cui, tutto sommato, la salvezza è arrivata senza grossi patemi, la società del contestato presidente Guarascio ha calato un poker di miracoli calcistici: dalla salvezza post-lockdown (cinque vittorie di fila e permanenza diretta in categoria dopo aver flirtato con la retrocessione per tutto il campionato) alla riammissione dell'anno successivo (dopo la retrocessione sul campo), passando per i playout vinti nelle ultime due stagioni. In sostanza, guai ad avere a che fare con i rossoblù quando il gioco si fa duro. Eppure, quest'anno, sta nascendo un altro Cosenza. Tutto ruota attorno al rientro all'ovile di Tutino, giocatore simbolo del ritorno in B dopo 15 stagioni di agonia (ormai sei anni fa). In riva al Crati è stato confermato il portieri Micai, così come il peperino multiuso Marras. Florenzi è il capitan futuro, Meroni la roccia difensiva. In più sono arrivati giovani interessanti come il centrocampista Zuccon, il versatile attaccante Mazzocchi e il difensore scuola Inter, Fontanarosa. Un talento come Viviani potrebbe presto accomodarsi in cabina di regia. Resta vacante il posto del centravanti, ma i rossoblù colmeranno anche questo gap. In panchina c'è Caserta, a caccia del rilancio, che nella prima uscita ufficiale (in Coppa Italia contro il Sassuolo) ha già messo le cose in chiaro: sarà un Cosenza diverso dagli anni passati; i “lupi” saranno propositivi. Di base, però, l'obiettivo resta sempre la salvezza.

Probabile formazione titolare (4-2-3-1): Micai; Martino, Meroni, Venturi, D'Orazio; Calò, ZUCCON; Marras, D'Urso, Florenzi; TUTINO.

Con la collaborazione di Danilo Perri (Gazzetta del Sud)

Cremonese

Allenatore: Davide Ballardini (confermato)

Metabolizzare una retrocessione non è mai semplice. Ma Cremona è storicamente una piazza ambiziosa che di promozione dalla B alla A ne ha centrate molte. Ci riproverà anche quest'anno, con in sella Ballardini, che lo scorso anno tentò di salvare i grigiorossi in A, subentrando in corsa, ma non ci riuscì seppur migliorando il ruolino di marcia. Però la sua mano si vide. Eccome. Senza troppi giri di parole: si punta al ritorno immediato nella massima serie, anche sfruttando lo zoccolo duro della passata stagione, con alcuni elementi che rappresentano un lusso in categoria. Un'ottima ossatura per la B impreziosita dall'arrivo di Vazquez, svincolato dopo l'esperienza al Parma, che potrebbe agire da falso nueve. Il suo impatto nel precampionato e in Coppa Italia è stato già fortissimo. La presenza di Ballardini ha agevolato anche il ritorno in Italia di Bertolacci, reduce da un'esperienza in Turchia. I due si erano incrociati a Genova. Il mercato ha portato in dote anche un elemento di categoria, nonostante abbia appena 24 anni, come Collocolo, cresciuto nel vivaio del Cosenza e sbocciato definitivamente ad Ascoli. Due i casi di mercato in uscita: Okereke (vorrebbe tornare in A) e Valeri (è in scadenza, non ha firmato il rinnovo proposto dal ds Giacchetta e rischia di restare fuori dalla lista).

Probabile formazione (4-3-3): Saar; Sernicola, Bianchetti, Ravanelli, Quagliata; COLLOCOLO, Castagnetti, BERTOLACCI; Zanimacchia, VAZQUEZ, Felix Afena-Gyan.

Con la collaborazione di Mauro Maffezzoni (Cremona1)

Feralpisalò

Allenatore: Stefano Vecchi (confermato)

I lombardi, almeno in partenza, vengono visti dalle pretendenti alla lotta salvezza come la preda numero uno. Guai, però, a prendere cantonate. Perché la squadra guidata da Vecchi (un allenatore bravo, reduce da una lunga e serissima gavetta, dopo i successi sulla panchina della Primavera dell'Inter con tanto di apparizioni da traghettatore in prima squadra) è reduce da un campionato di C vinto (il primo nella storia). Un traguardo storico tagliato grazie al... made in Italy, con l'unica eccezione rappresentata dal croato Butic, comunque determinante con i suoi gol. Quest'anno gli farà compagnia l'olandese Da Cruz, esterno offensivo da sempre sulla bocca di tutti e a caccia di consacrazione. Ma al di là della presenza di pochi giocatori internazionali, il mercato della Feralpisalò (che non si limitata a Da Cruz) è sintomatico di un squadra che vuole mostrare di non essere la vittima sacrificale del campionato: così si spiega l'arrivo di un attaccante di categoria come La Mantia, uniti agli altri esperti Ceppitelli e Martella. E si parla con insistenza anche dell'esterno Parigini e del centrocampista Ionita. Inoltre, la squadra di Vecchi potrà contare sulla tranquillità di un ambiente che non è pressante.

Probabile formazione titolare (4-3-3): Pizzignacco; Bergonzi, CEPPITELLI, Bacchetti, MARTELLA; Hergeligiu, Carraro, Di Molfetta; DA CRUZ, LA MANTIA, Guerra.

Lecco

Allenatore: Luciano Foschi (confermato)

Se le montagne russe fossero una squadra di calcio si chiamerebbero Lecco. Da ormai due mesi (precisi, precisi), il Lecco deve fare i conti con le... emozioni. Il 18 giugno si festeggiava il ritorno in B - tramite playoff - dopo mezzo secolo di assenza. Poche ore dopo la mazzata: non c'è un campo adeguato alla normativa disponibile, impossibile accettare l'iscrizione in cadetteria. La lunga trafila di ricorsi, alla fine, ha premiato la stagione straordinaria dei lecchesi. Sarà serie B, a meno che il Consiglio di Stato del 29 agosto non riscriva nuovamente la geografia del campionato “riabilitando” il Perugia. Nel dubbio, le prime tre gare del campionato che riguardano la squadra dell'esordiente Foschi (sull'impresa promozione c'è la sua firma) sono state rinviate. Capitolo squadra. Qualche giocatore-chiave della passata stagione è andato via, come il centrocampista Zuccon, approdato a Cosenza. C'è ancora, invece, il simbolo della squadra: quel Lepore che, con una doppietta, ha di fatto deciso la gara di ritorno dei playoff contro il Foggia. Al momento, in attesa che si completi il mercato (serve un attaccante come il pane: si sta pensando a Gori o Novakovich), sono arrivati elementi di prospettiva (in prestito) come Degli Innocenti dall'Empoli. Di sicuro, la querelle extracampo ha condizionato anche la campagna trasferimenti.

Probabile formazione titolare (3-5-2):  Melgrati; Celjak, Battistini, Bianconi; Giudici, Galli, Ilari, DEGLI INNOCENTI, Lepore; Buso, Pinzauti.

Modena

Allenatore: Paolo Bianco

Compiere ulteriori passi in avanti. Il Modena è una di quelle squadre che è reduce da una super stagione cadetta, chiusa a una sola incollatura dalla zona playoff. Non male per una neopromossa. Le scommesse piacciono tanto ai “canarini” che, dopo la guida di Tesser, hanno scelto un tecnico giovane: Bianco, reduce da una discreta gavetta, prima da allenatore in Sicilia (Siracusa e Sicula Leonzio) e poi da collaboratore tecnico di squadre importanti come Juve, Sassuolo e Shakhtar Donetsk. Al seguito di Allegri, ma soprattutto di De Zerbi, che lo ha voluto spesso al suo fianco. Una scommessa, dicevamo, ma neanche troppo. In più, il nuovo tecnico avrà qualche giorno in più di tempo per preparare l'esordio in B, dato che la prima gara avrebbe dovuto giocarla contro... la ‘X’. Sarà una squadra che non lesinerà gioco, questo è sicuro, come testimonia la trasferta contro il Genoa in Coppa Italia, terminata 4-3. Molto dipenderà dalla classe e dalle giocate di Tremolada. Capitolo mercato. Strizzolo ha rinnovato e Manconi non sarà l'unico innesto. All'orizzonte stuzzica il colpo Moncini, ma la pista si è un po' raffreddata.

Probabile formazione (4-3-1-2): Gagno; Silvestri, ZARO, Pergreffi, COTALI; GARGIULO, Gerli, PALUMBO; Tremolada; MANCONI, Strizzolo.

Palermo

Allenatore: Eugenio Corini

Sotto la quarta posizione non sarà un campionato da Palermo. O almeno: non da questo Palermo. Una squadra sotto l'egida del Manchester City che non lavora solo ad ampliare la rosa, ma si occupa anche del contorno (in realtà tanto contorno non è...): come la realizzazione di un Centro sportivo di proprietà (sorto a Torretta) e al consolidamento dell'assetto societario. C'è un progetto chiaro che con il raggiungimento della serie A - obiettivo chiarissimo - subirebbe una grande accelerata. Il mercato è stato prolifico, sono stati effettuati investimenti importanti anche per giovani che non saranno protagonisti sin da subito (come il portiere scuola Milan Desplanches, giudicato migliore numero uno dei Mondiali Under 20) o che potrebbero iniziare ad affermarsi sin da subito nell'undici titolare (come il centrocampista Vasic). L'arrivo di Insigne junior garantisce brillantezza e qualità al tridente offensivo. Lucioni e Ceccaroni, invece, garantiscono esperienza in terza linea. Il mercato non è chiuso, perché servirà completare la difesa con un terzino sinistro (battute senza fortuna le piste che portano a Corrado e Di Chiara, si potrebbe puntare forte sul terzino danese Lund, che gioca in Svezia). A centrocampo serve un innesto. Due, se le offerte arrivate per Saric e Damiani verranno considerate congrue dalla società rosanero.

Probabile formazione (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, LUCIONI, CECCARONI, Aurelio; VASIC, Stulac, Gomes; INSIGNE, Brunori, Di Mariano.

Con la collaborazione di Giovanni Mazzola (Gioanlucadimarzio.com)

Parma

Allenatore: Fabio Pecchia

Si riparte dalla delusione della passata stagione. La A non era mai stata così vicina nell'ultimo biennio per i gialloblù che ci riproveranno con maggiore determinazione in questa stagione. Non tutto il male viene per nuocere, perché l'esperienza negativa ha temprato i tanti giovani interessanti che gli emiliani avevano (e continuano ad avere) in organico: su tutti i Bonny e Sohm. Piena fiducia nella linea verde, tanto che non c'è allarme per l'addio dei due leader carismatici dello spogliatoio ducale: Buffon e Vazquez. Un ruolo ereditato da Ansaldi. Tra i volti nuovi, c'è curiosità di conoscere l'esterno Partipilo (reduce da annate positive tra Terni e Bari), il centravanti di raccordo Colak (dai Glasgow Rangers, ha giocato in Champions) e Begic, trequartista talentuoso proveniente dal Vicenza di cui si dice un gran bene. Hernani, dopo l'esperienza della Reggina, torna a cucire e scucire in mezzo al campo. All'appello manca un terzino sinistro (Di Chiara obiettivo numero uno).

Con la collaborazione di Guglielmo Trupo (Radio Bruno)

Probabile formazione (4-2-3-1): Chichizola; Coulibaly, Del Prato, Osorio, Zagaritis; Estevez, HERNANI; Man, Sohm, Benediyczak; Bonny.

Pisa

Allenatore: Alberto Aquilani (nuovo)

Il sole sull'era D'Angelo (salvo nuovi ritorni di fiamma) è definitivamente calato. Vero, si diceva così anche lo scorso anno, ma poi alla fine il tecnico dei miracoli pisani dovette riaccomodarsi sulla panchina toscana dopo l'avvio-choc con Maran. Stavolta, però, la presenza di Aquilani in panchina, giovane e dal passato importante come calciatore, fa pensare a una svolta definitiva. Altri principi di gioco, anche se le pedine sullo scacchiere non sono cambiate moltissimo (al netto del finale di mercato). Tutto, però, ruoterà attorno a Miguel Veloso, regista di grande profilo con un grande passato (neanche troppo lontano) in serie A. Discorso simile, ma in un altro reparto, per D'Alessandro. Interesse e curiosità ha suscitato l'arrivo in prestito dello juventino Barbieri (reduce dall'esordio in A con i bianconeri). Non è escluso l'arrivo di una punta, anche se il reparto è affollato, ma Torregrossa, tra i bomber più quotati in categoria, non offre troppe garanzie dal punto di vista della tenuta fisica.

Probabile formazione titolare (4-3-3): Nicolas; BARBIERI, Caracciolo, Leverbe, Beruatto; Touré, VELOSO, Marin; D'ALESSANDRO, Torregrossa, Tramoni.

Con la collaborazione di Andrea Chiavacci (Il Tirreno)

Reggiana

Allenatore: Alessandro Nesta (nuovo)

Pronti-via la nuova Reggiana si è presentata con un biglietto da visita pesantissimo: eliminazione del Monza dalla Coppa Italia. Uno sgarbo di Nesta (subentrato a Diana dopo la promozione degli emiliani in B) a quel Galliani che lo aveva strappato alla Lazio, rendendo la difesa del Milan praticamente imperforabile. Un messaggio neanche troppo velato agli altri inquilini del pianeta cadetto: la Reggiana non farà una comparsata in serie B. E anche il mercato non è da matricola, perché la squadra di Nesta ne ha investiti parecchi: dal portiere Bardi al difensore portoghese Duarte, passando per Romagna (ex Juve e Sassuolo in cerca di riscatto dopo numerosi problemi fisici) e per il talento della cantera della Fiorentina, Bianco, fino ad arrivare al jolly di centrocampo Portanova, e agli attaccanti Vido e Pettinari. Occhio alla Reggiana.

Probabile formazione (4-3-1-2): BARDI; Fiamozzi, ROMAGNA, MARCANDALLI, PIERAGNOLO; PORTANOVA, Cigarini, BIANCO; Girma; VIDO, PETTINARI.

Sampdoria

Allenatore: Andrea Pirlo (nuovo)

Dopo il Genoa, un'altra ligure avrà tutti gli occhi puntati addosso. I blucerchiati iniziano il campionato con i gradi di squadra favorita. Per la storia, per il blasone, per la nuova linfa portata dalla proprietà (il magnate Andrea Radrizzani) dopo il periodo buio a livello amministrativo (con il serio rischio di poter scomparire dal panorama professionistico nazionale), seguito alla triste retrocessione. Persi alcuni pezzi da novanta (su tutti i portiere Audero e Falcone, il difensore Augello e l'attaccante Gabbiadini), sono arrivati giocatori funzionali al gioco di Pirlo. Già, la grande sorpresa è rappresentata proprio dall'ex campione del Mondo. Dopo la parentesi alla Juve e quella i Turchia, l'allenatore blucerchiato cercherà di riportare i liguri in A. E per farlo si affida a un mix di esperti e giovani promettenti. Fabio Borini è acciaccato, ma una volta rientrato sarà titolarissimo. Ricci e Barreca rinforzano centrocampo e difesa, mentre il giovane portiere Stankovic (figlio di Dejan, allenatore dei blucerchiati nella passata stagione) ha già avuto un'investitura ufficiale dal tecnico: sarà lui il titolare. In attacco, grosse aspettative sono riposte in La Gumina. Verre rappresenta l'uomo di qualità in mezzo al campo, capitan Murru è la certezza difensiva.

Probabile formazione (4-3-3): STANKOVIC; Depaoli, Ferrari, Murru, Giordano; Verre, Yepes, Benedetti; Leris, LA GUMINA, BORINI.

Spezia

Allenatore: Massimiliano Alvini.

Oltre allo spazio geografico, lo Spezia condivide con la Sampdoria il pesante status di retrocessa. Un organico depotenziato dal alcuni addii (fisiologici dopo la mancata permanenza in A) come Nzola, Agudelo, Strelec e Gyasi su tutti, ma adesso arricchito dagli arrivi di alcuni giovani decisamente di prospettiva. Intanto a Salvatore Esposito, centrocampista approdato lo scorso gennaio in Liguria, è arrivato il fratello Francesco Pio, attaccante che ha strabiliato nel campionato Primavera con la maglia dell'Inter. Sempre in prestito è arrivato Moro dal Sassuolo. Attenzione anche all'esterno Antonucci, che la categoria la conosce bene. Muhl arriva dal Rapid Vienna e giocherà titolare in mezzo nella difesa a quattro. Ma non di sola gioventù si sopravvive in cadetteria. A tal proposito le conferme di alcuni giocatori top come Zurkowski, Reca, il portiere Dragowski, Nikolaou, Bourabia, Ekdal, Bastoni, Sala e Verde (il mercato è ancora lungo, non tutti dovrebbero restare a La Spezia), unite all'arrivo dell'uomo d'ordine Bandinelli, garantisce una seconda fila (se non una prima) nella griglia di partenza promozione. Holm è il pezzo forte del mercato, andrà in A. In panca siede Alvini, reduce da una delusione cocente a Cremona, ma comunque molto apprezzato.

Probabile formazione (4-3-3): Dragowski; Amian, MUHL, Nikolaou, Reca; Zurkowski, Esposito S., BANDINELLI; Verde, MORO, ANTONUCCI.

Sudtirol

Allenatore: Pierpaolo Bisoli (confermato)

Sudtirol sulle tracce del... Sudtirol. Ripetersi sarà molto complicato, ma rappresenta comunque una sfida. Quello che, lo scorso anno, è riuscito a portare avanti il subentrante Bisoli ha del clamoroso. Con una squadra data già per retrocessa (ed ereditata dall'ex tecnico del Cosenza quando il gruppo era ultimo e col morale a pezzi) prima dell'inizio del campionato, sono arrivati i playoff. Oltre, i tirolesi, non sono andati, ma già essersi assicurati lo spareggio (superando anche un turno, contro la Reggina) dà la misura della clamorosa impresa. Specie se si calcola che l'ultima serie B è stata probabilmente la più complicata di sempre. Ecco perché ripetersi sarebbe da guinness. Allo stesso. tempo, però, Bisoli e i suoi lavorano senza pressioni sul collo, consapevoli che l'ambiente è quello giusto per continuare a stupire. Cos'è cambiato rispetto allo scorso anno? Pochissimo. Qualche giocatore è andato via (come Larrivey, che non era comunque un titolare), ma anche i difensori Zaro e De Col. Dentro, invece, alcuni giovani interessanti come il sassolese Ciervo, l'attaccante Merkaj (preso dall'Entella, reduce da un'annata da 13 gol), il difensore Cuomo dal Crotone. I pilastri, proprio come nel campionato passato, sono Rover e Odogwu, oltre a capitan Tait.

Probabile formazione (4-2-3-1): Poluzzi; GHIRINGHELLI, Masiello, Giorgini, CAGNANO; Tait, BROH; Rover; Casiraghi; CIERVO; Odogwu.

Ternana

Allenatore: Cristiano Lucarelli (confermato)

Gli umbri sono reduci da una stagione assurda. Dalla gloria (zona playoff) alla polvere (rischio serio playout nelle ultime gare) in pochi mesi, con in mezzo contestazioni aspre con il sanguigno presidente Bandecchi. La prima novità è proprio questa: il cambio al timone societario. Guida ha sostituito il numero uno dell'Unicusano e... ripescato Lucarelli in panchina (sarebbe andato via in caso di - improbabile - permanenza di Bandecchi). La Ternana ha perso giocatori importanti che non erano riusciti a mettersi in evidenza nella passata stagione (da Partipilo a Donnarumma, passando per Palumbo, Martella e Di Tacchio), ma al loro posto sono arrivati giocatori che conoscono la categoria. A destra, per esempio, Lucarelli può sfoggiare Casasola, mentre ha blindato la difesa con Mantovani e Bogdan. In mediana spazio a Labojoko, reduce da una stagione a fasi alterne con la maglia del Brescia. Raimondo (dal Bologna), Favasuli e Distefano (dalla Fiorentina) ma anche il portiere Brazao (dall'Inter) sono le scommesse giovani approdate in prestito. In uscita c'è il contesissimo (scuola Inter) Corrado: finché resterà sarà l'esterno sinistro titolare. In attacco è stato riconfermato Favilli dal Genoa e si candida al ruolo di centravanti titolare.

Probabile formazione (3-5-2): Iannarilli; Celli, Bogdan, Diakitè; CASASOLA, DAMIAN, Proietti, FAVASULI, Corrado; Favilli, Falletti.

Venezia

Allenatore: Paolo Vanoli

“Ricominciamo!”, urlerebbe Pappalardo. Sì, ma da dove? Nel caso dei lagunari è molto semplice: dalla seconda metà della stagione che è valsa l'aggancio dei playoff all'ultima giornata, dopo aver navigato in acque di classifica poco tranquille. Ecco perché il Venezia non va affatto sottovalutato. Soprattutto perché a quel diavolaccio biondo di Pohjanpalo (papabile capocannoniere) va aggiunto un altro elemento dal nome e dalle fattezze nordiche: dal Monza è arrivato Gytkjaer. Questa coppia d'attacco non promette bene (per le avversarie, sia chiaro). Allo stesso tempo, però, i veneti hanno perso elementi come Aramu, Ceccaroni e Ceppitelli, ma la qualità generale del gruppo guidato da Vanoli è alta, anche perché appena due anni fa alcuni elementi militavano in A, sempre a Venezia.

Probabile formazione (4-3-1-2): Joronen; Zampano, IDZES, SVERKO, HAPS; Allertson, Tessmann, Andersen; Pierini; Pohjanpalo, Gytkyaer.

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