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La Fiorentina passa al Maradona, fischi per il Napoli. Vecino esalta la Lazio, tris del Monza, il Frosinone non si ferma. La Roma travolge il Cagliari

Napoli-Fiorentina 1-3

NAPOLI (4-3-3): Meret 5.5; Di Lorenzo 6, Ostigard 5.5, Natan 5, Oliveira 5; Anguissa 6 (32' pt Raspadori 5.5), Lobotka 5.5 (32' st Gaetano 6), Zielinski 5.5 (31' st Lindstrom 6); Politano 6 (12' st Cajuste 5.5), Osimhen 7 (32' st Simeone 6), Kvaratskhelia 5.5. In panchina: D’Avino, Contini, Idasiak, Mario Rui, Zanoli, Demme, Elmas, Zerbin. Allenatore: Garcia 5.

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 6.5; Kayode 6.5 (38' st Ranieri sv), Milenkovic 5.5, Martinez Quarta 6.5, Parisi 6; Arthur 6 (38' st Infantino sv), Duncan 6.5 (38' st Mandragora sv); Ikone 6.5 (44' st Comuzzo sv), Bonaventura 7, Brekalo 7 (27' st Gonzalez 7); Nzola 5.5. In panchina: Martinelli, Vannucchi, Amatucci, Biraghi, Lopez, Barak, Kouame, Sottil, Beltran. Allenatore: Italiano 7.

ARBITRO: La Penna 6.

RETI: 7' pt Brekalo, 50' pt Osimhen (rig.); 18' st Bonaventura, 48' st Gonzalez.

NOTE: serata serena; terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Terracciano, Martinez Quarta, Bonaventura, Ranieri, Simeone. Angoli: 6-4 per il Napoli. Recupero: 5'; 6'.

Nello scontro tra le due squadre che esercitano il maggior possesso palla in campionato, la Fiorentina ha nettamente la meglio sul Napoli e vince al "Maradona" esercitando una netta superiorità durante tutta la partita. Finisce 3-1 per i viola nonostante i sette cambi di Italiano rispetto alla formazione scesa in campo giovedì scorso in Conference League. Il Napoli è sempre in affanno, rincorre l'avversaria per tutta la partita e trova il gol solo su calcio di rigore, ottenuto per una ingenuità della difesa dei toscani. La sconfitta (la seconda in casa per i Campioni d’Italia) porta con sè la contestazione di una parte del pubblico del 'Maradonà che fischia la squadra mentre una grossa parte dei tifosi la sostiene con cori e applausi all’uscita dal terreno di gioco. La Fiorentina con la vittoria aggancia la Juventus al terzo posto in classifica e si conferma una delle realtà più brillanti del campionato. I viola vanno in vantaggio dopo soli 7' grazie a un traversone da destra di Bonaventura sul quale Martinez Quarta anticipa Ostigard e devia il pallone sul palo. Sulla ribattuta si avventa Brekalo che un diagonale rasoterra insacca. La responsabilità del gol subito in questo caso ricade tutta su Meret che si lascia passare il pallone tra le gambe sulla conclusione del croato. Il Napoli reagisce, ma per gli uomini di Garcia i problemi in mezzo al campo sono notevoli e principalmente dovuti all’aggressione continua della Fiorentina che impedisce le ripartenze veloci e costringe i difensori e i centrocampisti azzurri a un giro palla continuo che rallenta inevitabilmente la manovra.

Nonostante ciò il Napoli trova il gol del pareggio con Osimhen, il quale però conclude un’azione viziata da un fuorigioco di Politano determinando l’annullamento segnalato dal guardalinee e confermato dal Var. La Fiorentina nella parte centrale della prima frazione di gioco accentua il suo predominio in mezzo al campo e in alcuni momenti in Napoli sembra impotente non riuscendo, se non con grandi difficoltà, a rompere la ragnatela di passaggi della squadra avversaria. Al 31' Garcia, a seguito di un infortunio muscolare subito da Anguissa, decide di modificare la tattica di gara e manda in campo Raspadori, trasformando il 4-3-3 iniziale in un 4-2-3-1. Tuttavia Politano, lo stesso Raspadori e Kvaratskhelia sono costretti a un maggiore sacrificio per fare densità a centrocampo e non lasciare ai soli Lobotka e Zielinski il compito di proteggere la difesa e le azioni offensive ne risentono negativamente. La svolta arriva al 49' quando su un traversone di Olivera che si spegne davanti alla porta, Parisi devia con il petto il pallone per facilitare la presa di Terracciano. Osimhen si avventa come un falco e anticipa con un tocco il portiere il quale non può far altro che franargli addosso. E’ lo stesso Osimhen questa volta a impossessarsi del pallone e a spedirlo dal dischetto in fondo alla rete. Nella ripresa le squadre giocano ancor più a viso aperto. Ikonè colpisce il palo e Osimhen, sfruttando un errore di Kayode, si presenta davanti a Terracciano ma gli tira addosso. Al 18' la Fiorentina torna in vantaggio. Duncan si infila in area e un rimpallo su Olivera mette Bonaventura in condizione di insaccare senza problemi. Il Napoli tenta di reagire, ma è la squadra di Italiano a mantenere il predominio del gioco grazie alla perfetta organizzazione della squadra. I cambi dei due allenatori non mutano l’andamento della partita che si conclude con il terzo gol della Fiorentina che arriva a pochi secondi dal termine del recupero. Gonzalez, entrato da pochi minuti in campo, devia in porta un traversone di Parisi, mettendo la sua firma nel capolavoro di giornata della sua squadra.

Cagliari-Roma 1-4

CAGLIARI (3-5-2): Scuffet 5; Wieteska 5, Obert 5 (24' st Dossena 6), Hatzidiakos 5 (1' st Zappa 5); Nandez 6, Sulemana 4.5 (39' pt Luvumbo 6.5), Prati 6, Makoumbou 5, Azzi 5; Oristanio 5.5 (29' st Shomurodov sv), Petagna 5 (23' st Pavoletti sv). In panchina: Radunovic, Aresti, Goldaniga, Augello, Di Pardo, Viola, Deiola, Pereira, Jankto, Desogus. Allenatore: Ranieri 5.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Cristante 6, Ndicka 7; Karsdorp 7 (24' st Kristensen 6), Bove 6.5, Paredes 7 (34' st Celik sv), Aouar 7 (24' st Pagano 6), Spinazzola 6.5; Dybala 6.5 (39' pt Belotti 7), Lukaku 7.5. In panchina: Boer, Svilar, Zalewski, Pisilli, Azmoun, Joao Costa, El Shaarawy. Allenatore: Mourinho 7. ARBITRO: Sozza di Seregno 6.

RETI: 19' pt Aouar, 20' pt Lukaku; 6' st Belotti, 14' st Lukaku, 42' st Nandez (rig). NOTE: serata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Paredes, Sulemana, Bove, Obert. Angoli: 4-3 per il Cagliari. Recupero: 3'; 4'.

Tutto troppo facile per la Roma che travolge il Cagliari a domicilio nella sfida valevole per l’ottava giornata di Serie A. All’Unipol Domus finisce 4-1 per i giallorossi grazie alla doppietta di un pimpante Lukaku e ai sigilli di Aouar e Belotti, mentre nel finale serve a poco il rigore di Nandez.
In un pomeriggio di festa c'è comunque apprensione in casa romanista per l’infortunio di Dybala, uscito quasi in lacrime nel corso del primo tempo in seguito a un brutto colpo al ginocchio sinistro. Con questo successo la squadra di Mourinho sale a 11 punti in classifica, mentre gli uomini di Ranieri, al sesto ko in otto turni, restano pericolosamente in ultima posizione con soli 2 punti conquistati.
Come prevedibile sono i giallorossi che tengono in mano il pallino del gioco nelle battute iniziali, anche se il primo squillo è dei sardi targato Petagna, che colpisce di testa su un cross da sinistra chiamando all’intervento Rui Patricio. Gli ospiti non s'intimoriscono e, dopo una palla gol per Dybala sventata da Scuffet al 18', nel giro di un altro paio di minuti trovano un uno-due micidiale che indirizza il match: apre Aouar su assist di Spinazzola, raddoppia Lukaku qualche secondo più tardi mettendo dentro di petto su cross di Karsdorp.

Il Cagliari sembra scoraggiato ma con orgoglio tenta di venir fuori, arrivando un paio di volte alla conclusione con Nandez e Azzi che però non trovano fortuna. Nella ripresa il copione della gara non cambia, la Roma resta in totale controllo e al 51' trova il gol che chiude definitivamente i conti con Belotti, che riceve un lancio da Paredes e dopo essersi destreggiato in area indovina il destro che vale il 3-0. Gli uomini di Mourinho giocano sul velluto e all’ora di gioco calano il poker ancora con Lukaku, che riceve un’altra palla illuminante di Paredes e di mancino realizza il suo quinto gol in campionato e la prima doppietta in giallorosso.
Al 73' il Cagliari troverebbe il gol con Prati, ma l’intervento del Var punisce una precedente posizione di fuorigioco del neo entrato Pavoletti. Rete della bandiera sarda che arriva comunque nel finale grazie ad un rigore di Nandez, causato da un tocco di mano in area di Cristante. Finisce così 4-1 all’Unipol Domus.

 

Lazio-Atalanta 3-2
RETI: 5' pt autogol De Ketelaere, 11' pt Castellanos, 33' pt Ederson; 18' st Kolasinac, 38' st Vecino.
LAZIO (4-3-3): Provedel 6; Marusic 6, Casale 6, Romagnoli 6, Hysaj 6; Guendouzi 6.5 (19' st Kamada 6), Rovella 6 (32' st Cataldi sv), Luis Alberto 6.5 (11' st Vecino 7); Felipe Anderson 6 (32' st Isaksen sv), Castellanos 7.5, Zaccagni 6 (11' st Pedro 6.5). In panchina: Sepe, Mandas, Patric, Pellegrini, Gila, Lazzari, Basic. Allenatore: Sarri 7.
ATALANTA (3-4-1-2): Musso 6; Djimsiti 5.5, Scalvini 5.5, Kolasinac 7; Zappacosta 5.5 (36' st Bakker sv), de Roon 6, Ederson 7, Ruggeri 6.5 (36' st Holm sv); Pasalic 5.5 (1' st Koopmeiners 6.5); De Ketelaere 5.5 (25' st Muriel 6), Scamacca 5.5 (15' st Lookman 6.5). In panchina: Carnesecchi, Rossi, Palomino, Zortea, Adopo, Hateboer, Miranchuk. Allenatore: Gasperini 5.5.
ARBITRO: Orsato di Schio 6.
NOTE: giornata soleggiata; terreno di gioco in buone condizioni. Espulso: Sarri, al 41' st, per proteste. Ammoniti: Ruggeri, Vecino. Angoli: 6-4 per l’Atalanta. Recupero: 3'; 5'.
La Lazio vince nel finale, per 3-2, contro l'Atalanta nell’ottava giornata di Serie A, al termine di una partita dalle mille emozioni. I biancocelesti sembravano aver fatto loro la sfida nel primo tempo, con l’autogol di De Ketelaere e la rete di Castellanos. Poi la reazione dei bergamaschi, che accorciano le distanze a fine frazione con Ederson e si prendono il pari con Kolasinac all’ora di gioco. All’83' però la firma del subentrato Vecino regala i tre punti ai biancocelesti.

Monza-Salernitana 3-0
RETI: 9' pt Colpani, 18'pt Vignato; 37'st Pessina (rig).
MONZA (3-4-1-2): Di Gregorio 7; D’Ambrosio 6.5, P. Marì 6, Caldirola 6; Kyriakopoulos 6 (27'st Birindelli 6), Pessina 7 (40'st Akpa Akpro sv), Gagliardini 6, Ciurria 6.5 (19'st Pereira 6); Colpani 7.5 (19'st Gomez 6); Vignato 7 (27'st Bondo 6), Colombo 6. In panchina: Lamanna, Sorrentino, Gori, Donati, Machin, V. Carboni, A. Carboni, Mota, Maric, F. Carboni. Allenatore: Palladino 7.
SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa 6; Daniliuc 5, Gyomber 5.5, Pirola 5; Kastanos 5.5 (38'st Coulibaly sv), Legowski 5.5 (1'st Martegani 6), Bohinen 6 (1'st Maggiore 6), Mazzocchi 5.5 (1'st Bradaric 6); Candreva 6.5, Cabral 5 (15' st Stewart 6); Dia 6. In panchina: Allocca, Costil, Bronn, Fazio, Lovato, Sambia, Botheim, Tchaouna. Allenatore: Paulo Sousa 6.
ARBITRO: Massimi di Termoli 6.5.
NOTE: mattinata sereno, terreno di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: Vignato, Bradaric, Coulibaly. Angoli: 7-6 per la Salernitana. Recupero: 1'; 5'.

Vittoria netta per il Monza, che davanti ai suoi tifosi batte per 3-0 la Salernitana e conquista la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Reggio Emilia contro il Sassuolo, condannando i campani al terzo insuccesso in altrettante partite.

Frosinone-Verona 2-1
RETI: 46'pt Reinier; 21'st Soulé, 49'st Djuric.
FROSINONE (4-3-3): Turati 6; Oyono 6, Monterisi 6.5, Okoli 6.5, Marchizza 7; Mazzitelli 6 (46'st Lirola sv), Barrenechea 6.5 (38'st Bourabia sv), Garritano 6.5 (32'st Brescianini 6); Soulé 7 (46'st Ibrahimovic sv), Cheddira 6.5, Reinier 7.5 (31'st Romagnoli 6). In panchina: Frattali, Cerofolini, Baez, Lulic, Caso, Cuni, Kvernadze, Bidaoui, Lusuardi. Allenatore: Di Francesco 7.
VERONA (3-4-2-1): Montipò 6; Magnani 5.5, Coppola 5 (15'st Faraoni 6), Amione 5.5; Terracciano 5, Duda 6 (16'st Serdar 6), Folorunsho 6.5, Lazovic 65.5 (38'st Tchatchoua 6.5); Suslov 5.5, Saponara 6 (15'st Djuric 6.5); Ngonge 6 (32'st Bonazzoli 6). In panchina: Berardi, Perilli, Cruz, Gomez, Hongla, Charlys, Calabrese, Mboula. Allenatore: Baroni 5.5
ARBITRO: Caputi di Livorno 5.5.
NOTE: terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 13.034. Ammoniti: Coppola, Okoli, Duda, Amione, Suslov. Angoli: 4-2 per il Verona. Recupero: 3'; 10'.

 

 

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