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L'Italia si aggiudica gli Europei di calcio 2023. Li organizzerà in tandem con la Turchia, ma gli stadi...

Gabriele Gravina, presidente della Figc

Ora è ufficiale: l’Uefa ha assegnato l'Europeo 2032 a Italia e Turchia. L’Esecutivo della confederazione europea, a Nyon, ha infatti votato sì alla candidatura congiunta: l’assegnazione a Roma e Istanbul era apparsa certa sin dalla scelta dei due Paesi, tre mesi fa, di presentarsi insieme, come unica candidatura all’edizione che si svolgerà tra nove anni.
L’Europeo 2028 è stato assegnato a Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord e Irlanda, anche in questo caso candidate uniche.

La gioia di Gravina

"Abbiamo lavorato a lungo per poter cogliere questa grande opportunità per l’Italia. Un evento importante, il nostro Paese non ha avuto la possibilità di organizzare un grande evento calcistico da Italia '90 e credo sia un giusto premio al mondo del calcio. Stadi? Ci sono dei progetti esecutivi come Bologna, Firenze e Cagliari, già finanziati. Ci saranno dei criteri che fisseremo a breve, noi ci auguriamo che ci possa essere impegno da parte di tutti. Euro2032 rappresenterà opportunità che tanti devono saper cogliere perché il nostro paese deve capire che è arrivato il momento di realizzare nuove strutture; questa manifestazione non ha capacità realizzativa diretta sugli stadi, ma può permettere di buttare giù maschere che abbiamo sovrapposto per non avviare un processo di cambiamento". Sono queste le parole di Gabriele Gravina, presidente Figc, nel commentare l’assegnazione degli Europei 2032 a Italia e Turchia ai microfoni di RaiSport.

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