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Il baby Pisilli segna con la Roma e si commuove. Mou: "Stavo per piangere anch'io"

La prima grande emozione con la maglia della Roma in una partita Europea, la serata contro lo Sheriff diventa magica per il classe 2004. Niccolò Pisilli ha firmato il gol del 3-0 nella sfida conclusiva del girone, una vittoria che non ha permesso alla squadra di qualificarsi al primo posto e l’ha costretta al playoff. Per il giovane centrocampista, punto fermo della squadra primavera allenata da Mister Guidi, non sarà una giornata che dimenticherà facilmente. Dopo la sua marcatura tutta la squadra è corsa ad abbracciarlo e lui stesso non è riuscito a trattenere le lacrime.

«E' un’emozione difficile da spiegare, lo sognavo da tutta una vita. Segnare con questa maglia era qualcosa che non riuscivo nemmeno a immaginare». Lo ha detto Niccolò Pisilli a Sky Sport dopo il suo primo gol con la Roma. «Segnare sotto la Sud è una cosa incredibile, i tifosi ella Roma sono speciali e questo lo sanno tutti - ha aggiunto - Cerco sempre di fare le giocate che ho nelle mie corde, non bisogna entrare con la paura. Cerco sempre di stare tranquillo come mi ha detto Mourinho». E poi ancora sullo Special One: "Lavorare con lui è incredibile. E’ un mister che certo non ha bisogno di presentazioni».

«E' una gioia. Sono dovuto scappare per non piangere anche io con Pisilli» ha commentato José Mourinho a Sky Sport commentando il gol del calciatore classe 2004 che ha siglato il 3-0 in Roma-Sheriff. «Tutti questi ragazzini lanciati sono nati e cresciuti qui. Venivano allo stadio col padre e con il nonno. Quando possono giocare con la prima squadra per loro è incredibile», ha aggiunto. Poi un bilancio sul girone chiuso al secondo posto: «Finiamo dietro lo Slavia per colpa nostra, abbiamo fatto una sola partita orribile, quella di Praga che ha deciso la classifica». Sulle possibili avversarie al playoff, invece, ha proseguito: "Benfica, Galatasaray e Feyenoord si capisce che hanno una condizione per continuare in Champions, per loro arrivare in Europa League diventa una motivazione e una responsabilità in più. Non ci sono Psg e United, ma ci sono comunque ottime squadre». Infine una battuta sul mercato dopo la conferma del gm Pinto sull'arrivo di un difensore a gennaio. «Mi aspetto un giocatore che è possibile per noi. Ci sono i club dove è molto facile prendere i giocatori, per noi invece è difficile. Ma i proprietari, io e Tiago Pinto vogliamo tutti la stessa cosa».

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