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Atletica leggera sotto choc: Benjamin Kiplagat assassinato in Kenya. Arrestate due persone

Benjamin Kiplagat, mezzofondista ugandese specialista dei 3000 siepi di fama internazionale dell’atletica leggera, è stato ucciso a coltellate nella notte di San Silvestro presso il noto centro internazionale di allenamento di Eldoret in Kenya. Come ha riferito la polizia, intervenuta per una segnalazione di incidente stradale, il corpo senza vita di Kiplagat, 34 anni, tre partecipazioni olimpiche e sei mondiali tra il 2007 ed il 2019, è stato rinvenuto all’interno di un’auto. Mortali le coltellate al petto e al collo.

La polizia keniota ha dichiarato di aver arrestato due persone in relazione all’omicidio di Kiplagat avvenuto ieri a Kimumu nei pressi di Eldoret nella Rift Valley a 312 chilometri a nord della capitale keniana Nairobi. I due uomini di circa 30 anni, noti criminali, sono stati arrestati alla periferia della città. Uno dei sospettati è stato fermato con un coltello che gli inquirenti ritengono sia stato utilizzato per compiere il delitto. Il corpo senza vita di Benjamin Kiplagat, 34 anni, keniano di nascita poi naturalizzato ugandese, è stato trovato nell’autovettura del fratello. In carriera Kiplagat ha vinto l’argento nei 3000 siepi ai Mondiali juniores del 2008, preso parte a tre Olimpiadi (miglior risultato la semifinale a Londra 2012) ma anche a sei Mondiali, Giochi del Commonwealth e Campionati africani. Eldoret è nota a livello internazionale per essere la patria sia dei mezzofondisti kenioti ma anche luogo di ritiro per gli atleti stranieri, italiani compresi, durante i mesi invernali. Nell’ottobre del 2021 la campionessa keniana del mezzofondo, Agnes Tirop all’età di 25 anni era stata trovata senza vita, uccisa a coltellate, nella sua casa di Iten, altro centro di allenamento in altura vicino a Eldoret. A seguito dell’omicidio è stato arresto il marito.

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