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Incidente in allenamento, Sofia Goggia operata. Starà ferma per 40 giorni: "Mi rialzo anche stavolta"

Sofia Goggia è stata operata «con successo» per la riduzione «di una frattura articolare scomposta pluriframmentaria del pilone tibiale destro», e dovrà stare ferma per 40 giorni prima di cominciare la parte più attiva della fisioterapia. Lo fa sapere la Fisi, dopo la caduta in allenamento a Ponte di Legno. «Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa - ha dichiarato la sfortunata campionessa bergamasca prima di entrare in sala operatoria -, ma anche stavolta saprò rialzarmi».

L’operazione, informa la Federsci, è perfettamente riuscita, all’atleta è stata applicata una placca con sette viti. Goggia era impegnata nel terzo giro del primo giorno di allenamento sulla pista Casola Nera di Pontedilegno e mentre affrontava una curva verso destra, il suo sci destro è rimasto impigliato in una porta, provocandone la caduta. «Dispiace sempre quando si fa male un atleta - ha detto il presidente della Fisi, Flavio Roda -. Sofia, in particolare era in un momento molto positivo: forte nella velocità e migliorata anche in gigante. E’ un vero peccato, questo infortunio. Speriamo si risolva nel miglior modo possibile».

Stagione compromessa

La stagione di Coppa del Mondo di sci per Sofia Goggia può considerarsi di fatto terminata. In attesa dell’esito dell’operazione e della prognosi precisa, secondo i protocolli medici la rottura di tibia e malleolo comporta uno stop di 4 mesi: diverse settimane di riposo e, successivamente, altre di riabilitazione.
Difficile dunque che la sciatrice italiana possa conservare il titolo di campionessa nella discesa libera. Alla fine della stagione mancano quattro gare, compresa la finale a Saalbach il 24 marzo, ognuna delle quali assegnano 100 punti alla vincitrice, 80 alla seconda e così via a scalare per le successive posizioni. La Goggia è attualmente leader della classifica di Coppa del mondo in libera, con 350 punti, soltanto 89 in più della sua prima inseguitrice, l’austriaca Stephanie Venier che ne ha 261. Alle loro spalle la svizzera Lara Gut-Behrami che ne ha 209.

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