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Grave malore del dg Joe Barone in ritiro, rinviata Atalanta-Fiorentina. "Condizioni critiche ma stabili"

La partita Atalanta-Fiorentina in programma alle 18, apprende l’ANSA, è stata rinviata a causa di un grave malore del dg del club viola, Joe Barone, avvenuto nel ritiro della squadra in prossimità dell’incontro. La decisione della Lega Calcio di Serie A è stata letta all’altoparlante del Gewiss Stadium, senza fornirne le motivazioni: «E' stato disposto il rinvio della partita a data da destinarsi», l’annuncio al pubblico che sta uscendo dall’impianto. La Fiorentina non ha mai raggiunto lo stadio di Bergamo, mentre si attendono con apprensione notizie sullo stato di salute del dirigente del club toscano.

Il bollettino medico

«Il dg Joe Barone è attualmente ricoverato presso la terapia intensiva cardiochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano diretta dal prof.Zangrillo. Le condizioni cliniche sono critiche ma stabili». Così la Fiorentina in una nota sulle condizioni del dirigente colpito nel pomeriggio da un grave malore. "Barone è attualmente trattato con le terapie più avanzate in tema di sostegno e supporto della funzione cardiaca. Un nuovo aggiornamento - conclude la nota - verrà diffuso nella giornata di domani»

«In questi anni lui mi ha dato una grossa mano ed è giusto dargli un meritato riconoscimento, quindi da oggi sarà il nuovo direttore generale della Fiorentina ed entrerà nel consiglio di amministrazione». Se il calcio è in ansia per Joe Barone, ricoverato in queste ore in terapia intensiva al San Raffaele, è anche perché pochi mesi dopo l'acquisto del club dai Della Valle, Rocco Commisso ne annunciò la nomina a suo braccio destro nella società viola, rafforzando così un legame e una collaborazione decollate alcuni anni prima. Nato a Pozzallo, in Sicilia, il 20 marzo 1966 Barone all’età di 8 anni si è trasferito con la famiglia negli Stati Uniti, a Brooklyn. Terminati gli studi ha iniziato una carriera nel settore bancario-finanziario interrotta dopo l’incontro con il magnate italocalabrese che lo ha inserito nella sua società di telecomunicazioni Mediacom e successivamente lo ha nominato vicepresidente nel 2017 dei New York Cosmos, subito dopo averne acquisuito la quota di maggioranza salvandoli dal fallimento. Il manager siciliano, sposato alla signora Camilla che gli ha dato quattro figli (Pietro che un anno fa lo ha reso nonno, Salvatore, Giuseppe ex calciatore di Ascoli, Perugia e Salernitana, e Gabriella) è insomma l’uomo di Commisso in tutto e per tutto nel mondo del calcio. Difatti l’imprenditore, dopo averlo inviato a Firenze in sua vece in attesa di chiudere la trattativa con i Della Valle, gli ha poi affidato la gestione e conduzione della Fiorentina fin dai primi tempi, a dimostrazione della completa fiducia e stima. E’ Barone a rappresentare il club viola nei consigli di Lega, è sempre lui a occuparsi in prima persona del mercato ma pure dei progetti del Viola Park e della vicenda stadio. In alcuni casi le sue decisioni e le sue esternazioni hanno suscitato critiche e polemiche ma Commisso si è sempre schierato dalla sua parte: «Più i miei dirigenti vengono criticati, più Rocco starà loro vicino, questo è il mio metodo» ha sempre risposto il patron viola.

 

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