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A Miami è grand'Italia: Sinner e Arnaldi agli ottavi. Trovano O'Connell e Machac

«Sono contento per tutta l’Italia, sapevo dei risultati della Formula 1, con le Ferrari: il calcio giocava in contemporanea. Contento per i piloti, noi, la nazionale, Speriamo di far bene anche nelle prossime giornate». Jannik Sinner, con Lorenzo Musetti e Matteo Arnaldi, ha contribuito a tenere alto il tricolore in una domenica non facile per lui, messo duramente alla prova da Tallon Griekspoor nei 16mi del Miami Open. Due ore e 23' di gioco, in buona parte di sofferenza, per avere alla fine la meglio in rimonta sull'olandese ed approdare agli ottavi. Tra i big è uscito Holger Rune (n.7), eliminato 6-1, 6-1 dall’ungherese Fabian Marozsan (n.57), mentre non ha avuto problemi Carlos Alcaraz contro il connazionale Roberto Carballés, battuto 6-2, 6-1. Bene anche Matteo Arnaldi, giustiziere del canadese Denis Shapovalov. Nella sua prima volta negli ottavi di finale di Miami troverà il ceco Tomas Machac.

Quanto ha dovuto sudare Sinner per guadagnarsi la sfida al 29enne australiano Chris O'Connell. «E' stata una partita molto dura - ha spiegato il n.3 del mondo dopo il match - Ho cercato di essere forte in una situazione difficile. Nel secondo e nel terzo set ho alzato l’intensità, ma contro un giocatore che serve così bene non è facile. A volte non puoi far altro che accettare le difficoltà, ho provato a rimanere forte mentalmente. Mi sono trovato in una situazione complicata e sono felice di come l’ho gestita».

Il prossimo avversario è il n.66 del mondo. L’unico precedente contro Sinner risale al 2021, quando O'Connell si impose al secondo turno dell’Open di Atlanta. Ha vinto le sue tre partite sin qui giocate in Florida senza cedere neanche un set. «E' un giocatore pericoloso - ha commentato Sinner -, serve bene e sa muoversi su questi campi. Come sempre dovrò fare attenzione al mio tennis e alla mia intensità di gioco. Di certo sarà un match difficile, non si arriva negli ottavi di questo torneo per caso». Contro Machac «ho giocato nelle qualificazioni di Dubai lo scorso anno - ha ricordato a sua volta Arnaldi -, ho perso nettamente, ma non ero stato bene. Avevo un virus, non lo conto neanche come precedente. E’ un avversario ostico e e sarà una partita completamente diversa rispetto a quelle con Bublik e Shapovalov. Però io sto giocando bene e non voglio fermarmi qui».

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