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Spalletti alta tensione in sala stampa: "Patto con i giocatori? Chi parla di cose interne fa il male della Nazionale". Poi si scusa

epa11426515 Head coach Luciano Spalletti of Italy looks on prior to the UEFA EURO 2024 group B soccer match between Spain and Italy, in Gelsenkirchen, Germany, 20 June 2024. EPA/FRIEDEMANN VOGEL

La magia del calcio che in un attimo ti può far passare dalla disperazione alla gioia pura. E' quello che si è visto negli ultimi secondi dell’incredibile partita dell’Italia agli Europei a Lipsia, riuscita a pareggiare con Mattia Zaccagni il gol di Modric per la Croazia. «Ci si crede fino all’ultimo secondo, perché ormai il calcio è questo - grida Luciano Spalletti a fine gara che tra la gioia e il nervosismo per aver rischiato di perdere, riesce anche ad arrabbiarsi ai microfoni di Sky parlando però solo di calcio - ci sono dei momenti che diventano clou della partita, oramai loro erano tutti dietro e bastava fare uno scambio pulito per fargli male. Abbiamo sbagliato due gol clamorosi per quella che è la nostra qualità. E in alcune situazioni siamo stati timidi: ma la qualificazione è meritata, e siete stati voi a dire che questo era un girone della morte...». «Avevate detto che era un girone difficilissimo, il giorno del sorteggio, e poi alla vigilia mi chiedete se c'è paura di uscire - ha poi proseguito - ma che senso ha mettere questa tensione? che senso ha fare certe domande? Si può perdere, ma mettere tensione prima...Io non ho paura prima. Poi dopo ci sta criticare, se esci, ma prima...Non ci sto a prenderci per il culo perchè abbiamo perso una partita».

Poi Spalletti, che insieme a Buffon e al presidente Figc Gravina va sotto la curva azzurra a salutare i tifosi, cerca di analizzare la partita criticando i suoi per le occasioni sprecate ed una partita ripresa solo per i capelli: «Bisogna ancora rivedere qualcosa - spiega il ct azzurro - perché facciamo delle cose non logiche nelle nostre partite. Però poi bisogna mettere i ragazzi in grado di rendere al meglio. Intanto ci godiamo il passaggio del turno, poi cercheremo di migliorare». Che sia stata una serata ad alta tensione, lo dimostra anche l'esordio della conferenza stampa, alla domanda se il cambio di modulo - il 3-5-2 - sia frutto di un "patto" con i giocatori. "Cosa intende per patto? Io parlo sempre con i giocatori, qualcuno questa cosa gliel'ha detta e chi parla delle cose di spogliatoio fa male all’Italia. Lei ha 51 anni? - ha detto poi rivolto al cronista che aveva fatto la domanda - Io 65, ha ancora 14 anni di pip... davanti. Ritengo logico parlare e ascoltare i giocatori, ma parlare di "patto"...». Alle 2 di notte, quando ancora l'adrenalina scorreva a fiume ma i bollori si erano ormai "raffreddati". Il ct della Nazionale ha contattato Dario Ricci, il giornalista del Sole 24 che aveva redarguito in maniera colorita, chiedendogli scusa.

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