5 agosto 2024: l'Italia s'è desta! La classe delle ginnaste, il cuore dell'Italvolley, la ferocia dei pistoleri. Altro che calcio...
Un attaccamento alla causa che, sì, diciamocelo francamente, avremmo gradito anche dagli azzurri usciti malamente dagli Europei di calcio. La vendetta - si fa per dire - è un piatto che va consumato freddo. E gli sport minori (un'etichetta scollata via a suon di bracciate, colpi di fioretto, rovesci a una mano e giravolte...) la loro “vendetta” è da un po' che la stanno gustando. L'Italia che ruotava principalmente attorno al pallone non esiste più, sbriciolata tanto nel corpo (si fa una fatica tremenda a restare competitivi) quanto nell'anima (l'attaccamento alla causa è ai minimi storici). Avremmo voluto vederli sì, Donnarumma e compagnia con gli stessi occhi di bragia di Giannelli e soci. O con la stessa lucidità di Bacosi e Rossetti. O con il coraggio delle nostre ginnaste. Perché la differenza, a certi livelli, non la fa la tecnica di base, ma le motivazioni e lo spirito di squadra. La testa, anche quella.
Una data che resterà nel cuore
Se non nelle proporzioni - sarà complicato, ma non impossibile, eguagliare il bottino di medaglie centrato a Tokyo (40) - quanto meno a livello di emozioni offerte l'Olimpiade di Parigi ne sta regalando a profusione. L'Italia c'è. E il tricolore sventola sulla testa di tiratori, schermitrici, ginnaste, nuotatori e tenniste. Tanto per citare alcuni delle eroine e degli eroi azzurri che hanno conquistato la scena negli ultimi dieci giorni. E che non si tratta solo e soltanto di qualità, lo ha dimostrato oggi Alice D'Amato che, contro la regina della ginnastica mondiale Simone Biles, è rimasta lucida e si è cinta la testa d'oro, mentre Manila Eposito di bronzo. E che dire della resilienza dell'Italvolley di Fefè De Giorgi? Praticamente spacciata contro il Giappone, ha compiuto una delle imprese olimpiche più grandi di sempre. E il duo di “pistoleri” Bacosi-Rossetti? Tutto nello stesso giorno, il 5 agosto del 2024, parente strettissimo del primo agosto 2021, quando l'atletica spadroneggiò sulla pista nipponica. Perché quando si difende la maglia azzurra, l'atteggiamento è quello là.