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Us Open, dopo i caso doping oggi è il giorno di Sinner: "Mi sento più leggero". Ok Berrettini e Musetti

Ovviamente cinque mesi così drammatici, e con un segreto così pesante non si archiviano in fretta: «Spero di riuscire a voltare pagina, ci vorrà ancora un pò di tempo, e spero di tornare a essere felice. Ogni torneo che ho giocato avevo ed ho ancora, anche per questo Us Open, delle basse aspettative - ha chiarito - fisicamente, per quello che è successo, per i malanni e per altro, non sono dove vorrei e ancora non mi sento me stesso».

Fa sperare il fatto che anche a Cincinnati, il torneo vinto alla vigilia dell’affaire Clostebol, Sinner avesse detto di non essere al massimo, anche se per spazzare via definitivamente tutte le nubi bisognerà aspettare la mezzanotte del 6 settembre quando scadranno i termini previsti per l’eventuale ricorso di Wada (l'agenzia internazionale antidoping) e di quella italiana, la Nado Italia, all’assoluzione dell’azzurro. Dopo i fiumi di parole (del coach Cahill, del licenziato Naldi, di un lungo elenco di colleghi più o meno dalla sua parte (Berrettini totalmente schierato, decisamente più freddini Alcaraz e Djokovic, molto critici Griekspoor, Kyrgios e Shapovalov) stasera parla il campo.

Sinner giocherà contro McDonald e al secondo turno potrebbe affrontare un altro americano, quell'Alex Michelsen già sconfitto a Cincinnati prima dell’udienza fiume da remoto (oltre sei ore) per il caso doping. E quindi Sinner dovrebbe scalare le montagne di un tabellone complicato: sulla carta Medvedev, Alcaraz e Djokovic. Se da una parte pesano gli occhi di tutta l’Italia, dall’altra Sinner potrà giocare più leggero pensando al fatto che comunque vada, dopo New York resterà il numero uno del mondo (i punti che gli sono stati detratti per l’inchiesta doping non cambiano nulla). Accanto a lui, dimezzato il cerchio magico, ci saranno, come negli ultimi tornei, solo Cahill e Simone Vagnozzi.

Resta da trovare un nuovo fisioterapista: per ora del suo corpo si occupa l’osteopata Andrea Cipolla. E sembra molto probabile che dopo l’Us Open arriverà Marco Panichi, già preparatore atletico di Djokovic. Ma l’importante, ora, è che Sinner torni a essere felice.

Avanzano Berrettini e Musetti

In attesa di Jannik Sinner, in scena oggi nel pomeriggio italiano (dopo le 19.15) contro l’americano Mackenzie McDonald, ieri la pattuglia azzurra agli Us Open si è ben comportata agli Us Open, quarta e ultima prova stagionale del Grande Slam, in scena da ieri sui campi in cemento di Flushing Meadows.
Buona la prima per Lorenzo Musetti. Il 22enne tennista di Carrara, numero 18 del mondo e del seeding e medaglia di bronzo a Parigi 2024, ha superato il primo turno al debutto il gigante statunitense Reilly Opelka, col punteggio di 7-6 (3) 1-6 6-1 7-5. Musetti ha rimontato il quarto parziale dal 5-2 per l’americano. In particolare sul 3-5 ha strappato il servizio all’avversario, recuperando da 0-40 e annullando allo statunitense ben 5 set-ball. Al secondo turno l’azzurro sfiderà Miomir Kecmanovic, che ha superato il giapponese Yoshihito Nishioka, costretto al ritiro all’inizio del quinto set. Al momento dello stop il serbo conduceva per 7-6 (2) 2-6 5-7 7-5 1-0.
«Ci avevo perso tre volte su tre - ha spiegato l’italiano nel corso della conferenza stampa post match - e quando ho visto il sorteggio ero un pò preoccupato, perchè Opelka è una bestia nera per molti e non sai mai cosa aspettarti da lui. Oggi la pazienza ha fatto la differenza, si è visto il mio cambio di mentalità e di atteggiamento».
«Lo scatto, rispetto ai match di qualche tempo fa, si è visto nei momenti più caldi. All’epoca dei primi scontri, per esempio, lui ha dominato nei tie break; mentre oggi nei momenti caldi ho dominato io. Ho giocato meglio nelle fasi importanti e ho chiuso con freddezza. In questo credo di essere migliorato molto», ha aggiunto Musetti.

Buona la prima anche per Matteo Berrettini. Il 28enne tennista romano ha confermato di essersi messo alle spalle i problemi che lo hanno «limitato» nella passata annata e ha sconfitto nettamente lo spagnolo Albert Ramos Vinolas. L’azzurro, numero 44 del mondo, ha piegato il rivale iberico con il punteggio di 7-6 (2) 6-2 6-3. Al secondo turno Berrettini sfiderà lo statunitense Taylor Fritz, che al debutto nella Grande Mela ha sconfitto l’argentino Camilo Ugo Carabelli con lo score di 7-5 6-1 6-2. «So che posso fare meglio ma, come ho già detto, devo affrontare un passo alla volta. Adesso devo alzare il livello di gioco in vista del secondo turno», ha dichiarato Berrettini.

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