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Quelle brave ragazze su Sky. Berti, Maionchi, Milo: "Attente a noi 'vecchie'"!

Mara Maionchi (che è l'ideatrice) e le colleghe di viaggio on the road in Spagna su un furgone rosa leopardato

«Sì, l’idea di questo format è mia. La televisione è piena di giovanotti sorridenti che vanno in giro per il mondo all’insegna dell’avventura… e noi vecchie? Perché nessuno racconta il nostro punto di vista?». Con una risata e un pizzico di genialità, tocca a Mara Maionchi – produttrice musicale, giudice di diversi talent e volto noto della tv – introdurre “Quelle Brave Ragazze”, una produzione Sky Original in arrivo su Sky e in streaming su NOW, a partire da giovedì 19 maggio.

Al centro della scena ci sono tre protagoniste assolute dello spettacolo italiano – Mara Maionchi, Sandra Milo e Orietta Berti – lanciate per la prima volta in viaggio insieme alla scoperta della Spagna, fra battute e disavventure, all’insegna di un programma on the road con un pizzico di follia dissacrante. Ma, come dicevamo, tutto parte dallo spunto di Mara Maionchi che durante l’incontro con la stampa, rilancia: «Volevo dire a tutti gli spettatori più in là con gli anni e nostri coetanei che finché c’è vita, c’è speranza».

Una produzione realizzata da Blu Yazmine porterà in giro per la Spagna queste tre iconiche star italiane, alle prese con usanze e culture diverse, viaggiando a bordo di un furgoncino molto speciale – leopardato rosa shocking – guidato dal loro autista tuttofare, Alessandro Livi, «un uomo straordinario – si intromette Sandra Milo – 50% italico e 50% iberico, il nostro angelo custode e guardia del corpo che ci ha aiutato anche con la lingua spagnola».

E poi punzecchiata sul vivo, rilancia: «Chiamatemi pure vecchia, non mi offendo, sono sempre stata al centro della mia famiglia, perennemente indaffarata ma quando Mara mi ha chiesto di unirmi per una vacanza ho accettato al volo, perché era giunto il momento di rilassarmi e staccare la spina, dimostrando anche alle nuove generazioni l’importanza dello stare assieme e del ritrovarsi, non esistono solo i social network».

Paradossalmente durante la conferenza stampa, nonostante l’esperienza sul palco e davanti ai riflettori, Orietta Berti fatica a prendersi la scena, almeno finché non ha rivelato che lei «non dorme mai» e dopo ore in viaggio si metteva «a fare la lavatrice, una sera dopo l’altra», scatenando le ire delle compagne di viaggio.

«L’indole di “Quelle Brave Ragazze” – prosegue la Berti – è una gita di classe, un viaggio scanzonato e senza filtri» e tocca alla Maionchi ribadire che non mancheranno «quintali di parolacce e tanta autoironia, perché saper ridere dei nostri difetti è fondamentale per andare avanti senza mugugni».
Una curiosità: nessuna delle tre era a conoscenza della destinazione del viaggio – («tanto che Sandra Milo si è presentata con tre valigie, di cui una di sole scarpe», rivela Maionchi) – e una volta giunte a Madrid si sono spostate prima a Siviglia, poi nel Deserto di Tabernas, a Granada e infine a Valencia, viaggiando per sei settimane, costruendo una vera amicizia mentre cucinavano paella e tapas, ballando il flamenco e mettendosi alla prova – «sempre con parecchia autoironia», commenta Orietta Berti – passando dalla rievocazione di una scena in piena atmosfera spaghetti western fino ad un volo a bordo di una mongolfiera con una ripresa mozzafiato.

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