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«Paper Girls», la risposta di Amazon a «Stranger Things»

Una vicenda che rilegge con originalità sia i temi adolescenziali del genere coming of age che la fantascienza riferita al distopico, con le donne protagoniste di un viaggio nel tempo. Queste le peculiarità di “Paper Girls”, serie Amazon Original disponibile su Prime Video con gli otto episodi della prima stagione (ma una seconda è stata annunciata).

Co-produzione tra Amazon Studios e Legendary Television, la serie è stata descritta come la risposta del colosso mondiale al cult “Stranger Things” della concorrenza Netflix, per l’ambientazione anni 80. In realtà propone una trama totalmente diversa, liberamente ispirata all’omonimo fumetto della Image Comics, edito in Italia da Bao Publishing.

Le protagoniste sono quattro preadolescenti che nella Cleveland del 1988 consegnano i giornali durante la Notte di Halloween: la nera Tiff (Camryn Jones), intelligente e dotata di maturità e senso pratico; Erin (Riley Lai Nelet), timida cinoamericana al suo primo giorno di lavoro; la veterana Mac (Sofia Rosinsky), androgina nell’aspetto, cinica e litigiosa, e, infine, KJ (Fina Strazza), ebrea benestante di una famiglia ricca e tradizionalista, con la passione per l’hockey. Dopo aver inseguito dentro una casa alcuni bulli di quartiere, che avevano rubato il walkie talkie di Tiff, le ragazze si trovano catapultate nel 2019, ove è in atto una guerra tra la fazione degli Adolescenti, decisi a modificare il corso della Storia per creare un futuro più luminoso, e quella del Vecchio Orologio, che vuole evitare qualsiasi cambiamento della linea temporale, punendo i trasgressori con la morte. Le quattro protagoniste cercheranno di tornare negli anni 80 con l’aiuto delle versioni adulte di Erin (Ali Wong) e Tiff (Sekai Abenì) e del ribelle Larry (Nate Corddry), cercando contemporaneamente di sfuggire alla spietata Priora (Adina Porter), alto ufficiale del Vecchio Orologio.

Oltre che per trama e cast, “Paper Girls” è una serie al femminile per il gruppo di autrici, guidate dalla showrunner Stephany Folsom, e per la regia, affidata a quattro donne, con due episodi a testa: Mairzee Almas, Georgi Banks-Davies, Destiny Ekaragha e Karen Gaviola, quest’ultima già dietro la macchina da presa di “Lucifer”. Sceneggiatrice di “Toy Story 4” e “Thor:Ragnarok”, oltre che dell’attesa serie “Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere”(sempre su Prime Video dal 2 settembre), la Folsom è anche produttrice esecutiva con l’attore Brad Pitt, i co-sceneggiatori Christopher C.Rogers e Christopher Cantwell e l’autore del fumetto originale Brian K.Vaughan. Quest’ultimo lo realizzò su illustrazioni di Cliff Chiang dal 2015 al 2019, vincendo nel 2016 due Eisner Award, gli Oscar del fumetto.

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