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Il Tg1 contro lo show di Fiorello al mattino, Fuortes frena

Nessuna decisione è stata ancora presa e le scelte aziendali saranno comunicate solo quando il progetto sarà definito. L’ad Rai Carlo Fuortes getta acqua sul fuoco delle polemiche dopo la presa di posizione della redazione del Tg1 contro l’ipotesi di collocare il nuovo show di Fiorello nello spazio occupato da Tg1 Mattina. Una dura lettera del cdr diffusa ieri, seguita dalla presa di posizione oggi dell’Usigrai, hanno alimentato polemiche, dubbi e malumori intorno a un progetto sul quale Viale Mazzini punta molto, anche sul fronte multimediale, spingendo così il manager a intervenire.

«Ritengo indispensabile precisare che il progetto editoriale è ancora in fase di definizione, compresa la sua collocazione nei palinsesti - ha sottolineato dunque Fuortes -. Oltre all’approdo su RaiPlay, è in corso la valutazione sul canale televisivo più adatto ad accogliere il progetto innovativo dello straordinario artista. La Rai avrà cura di comunicare il progetto definitivo non appena verrà ultimato». Tutto ancora da definire, dunque. Secondo le indiscrezioni, il nuovo show "Viva Asiago 10!" dovrebbe andare in onda sulla rete ammiraglia Rai, oltre che su Radio2 e RaiPlay, da lunedì 28 novembre, dopo tre settimane di rodaggio sulla piattaforma web con "Aspettando Viva Asiago 10!", dal 7 novembre. Si sta però ancora valutando come procedere: i tempi ipotizzati potrebbero essere rispettati, ma si tratta comunque di un progetto complesso, che, oltre che su RaiPlay, potrebbe essere trasmesso su più di un canale radio. Quanto alla collocazione televisiva sono in corso le valutazioni, anche se appare difficile che uno show, potenzialmente in grado di far crescere gli ascolti, possa non essere ospitato su Rai1. Del tema si parlerà probabilmente anche nella riunione del consiglio di amministrazione Rai in programma giovedì 20, nella quale sarà approvata anche la semestrale. Il sindacato dei giornalisti resta sul piede di guerra. Dopo il cdr del Tg1, che aveva parlato ieri di «sfregio dell’impegno quotidiano», spiegando che la direttrice Monica Maggioni condivideva la preoccupazione per la riduzione degli spazi, è intervenuto oggi l’Usigrai. «Il problema non è Fiorello, che in passato è sempre stato un valore aggiunto in termini di ascolti, ma il rispetto del contratto e la difesa degli spazi di informazione», ha spiegato il sindacato, lamentando di non essere stato informato dall’azienda sulle decisioni, come previsto dal contratto.

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