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“House of Dragon”, al bis la saga epica e dalle grandi emozioni

Il prequel del “Trono di Spade” sarà suddiviso in otto episodi e andrà in onda nel 2024 su Sky e Now

Ancora epica e grandi emozioni nella seconda stagione di “House of the Dragon”, prequel de “Il Trono di Spade”, interamente dedicato alle vicende di casa Targaryen e tratto dal romanzo di George R.R. Martin “Fuoco e sangue” (Mondadori), con uscita prevista nel 2024 su HBO (in Italia su Sky e NowTv). La principale novità della serie, i cui eventi si svolgono nei due secoli antecedenti a quelli della saga principale – con protagonisti Patty Consindine, Matt Smith ed Emma Darcy – sarà il numero di episodi, che da dieci passeranno a otto. Ma come specificato dalla regista Claire Kliner in un’intervista rilasciata a “The Hollywood Reporter”, la durata minore non avrà ripercussioni negative sulla qualità del racconto che, grazie al lavoro dello showrunner Ryan Condal, si preannuncia avvincente tanto nella narrazione quanto nelle immagini, con tanti eventi inseriti nei singoli episodi e un’apertura e un finale che sorprenderanno gli appassionati del genere.

Secondo altre indiscrezioni, la seconda stagione della serie potrebbe includere alcune scene ambientate alla Barriera, lo sbarramento di ghiaccio che separa i Sette Regni dalle lande invernali, situata all’estremo nord del continente e costruita per difendersi dagli Estranei. Un’ambientazione assente nel romanzo originale di Martin, che arricchirà la trama di elementi inediti e coinvolgenti. La logica degli eventi si aggancerà invece al finale della prima stagione quando Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) invia il figlio Jacaerys Velaryon (Harry Collett) a Grande Inverno per parlare con Lord Cregan Stark e assicurarsi la lealtà del sovrano del nord. Una missione descritta nelle pagine dell’autore, che partecipa alla serie in veste di produttore esecutivo.

La produzione della nuova stagione sembra non stia subendo le ripercussioni dello sciopero di attori e sceneggiatori in corso a Hollywood. Le riprese sono ancora in corso nel Regno Unito, con attori britannici iscritti a un sindacato differente dallo Screen Actors Guild. Non è escluso comunque che le attuali vicende sindacali di Hollywood possano influenzare indirettamente la programmazione della seconda stagione della serie. Non è detto infatti che HBO sia disposta a presentare al pubblico una serie così importante e di successo per riempire un’offerta povera a causa dello stop di questi mesi.

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