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Flop Guaccero su Rai2: ma non sarebbe meglio “liberare tutti” gli spettatori e mandarli al cinema?

Avremmo necessità di un insegnante di sostegno televisivo che ci assista per la comprensione di «Liberi tutti», lunedì in prima serata su Raidue. Ma, soprattutto, avremmo bisogno che qualcuno ci riveli quale sia il disegno suicida di Raidue per la sezione intrattenimento. C

ominciamo dagli interrogativi, primo fra tutti se i programmi realizzati dal centro produzione di Napoli devono avere per forza un cast fisso di provenienza parte/nopea e parte/meridionale. Non ci spiegheremmo altrimenti il fatto che Bianca Guaccero sia pugliese, Peppe Iodice e i Gemelli di Guidonia napoletani, come anche Stefano De Martino, conduttore di un altro programma – «Stasera tutto è possibile» – sempre realizzato nel capoluogo campano e del quale «Liberi tutti» penserebbe di prendere il posto (ma è meglio che qualcuno lo faccia desistere).

Visto il catastrofico esito in termini di audience, ci dispiace più di tutti per la Guaccero, che qualche anno addietro abbandonò la conduzione di «Detto Fatto», nella speranza di una diversa collocazione stabile che è ora arrivata con i risultati che conosciamo. La Guaccero, ottimista ed entusiasta per natura, ha cercato di salvare la baracca mostrandosi coinvolta e divertita, pur consapevole di condurre un programma senza né capo né coda ma, soprattutto, artefatto e per nulla spontaneo a dispetto del gioco proposto che vorrebbe suscitare sorpresa e meraviglia. Quanto ai gemelli di Guidonia la loro massiccia assunzione per tutto il programma fa invocare la scelta del figlio unico, mentre Peppe Iodice andrebbe sottotitolato perché, a nostro modestissimo avviso, già a Pozzuoli hanno difficoltà nel comprenderlo.

In sintesi, il programma si sviluppa come una estenuante e continuativa escape room, nel senso che gli ospiti, che variano ad ogni puntata, devono trovare – attraverso diverse, inutili, prove – il modo di venir fuori dai luoghi in cui sono rinchiusi. E qui la fantasia degli scenografi Rai si è smarrita nel mondo delle imitazioni disneyane riportate dai sussidiari probabilmente in uso nelle scuole elementari cinesi. In soldoni, la trasmissione è un susseguirsi di gridolini, urla, espressioni di confusa meraviglia e finto stupore, ma sempre accompagnata dall’incessante sottofondo musicale dei sopra indicati Gemelli di Guidonia in modalità random.

Considerazione finale: visto che il programma ha raccolto circa 550 mila spettatori, forse per Raidue era più conveniente «liberare tutti» gli utenti e offrire loro un biglietto per andare al cinema.

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