Trasgressiva, libera, poetica. Dal suo esordio discografico nel 1976, Gianna Nannini ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale contemporaneo, diventando l’icona del rock femminile italiano, con pezzi che hanno fatto storia. Oggi la vicenda di quest’artista unica e rivoluzionaria diventa il film «Sei nell’anima», con la regia di Cinzia ThTorrini, dal 2 maggio su Netflix, che ha rilasciato in questi giorni il teaser trailer. Tra l’altro domani la Nannini sarà a Sanremo per la serata dei duetti, cantando in coppia con Rose Villain proprio la canzone «Sei nell’anima». Scritto dalla regista e dalla stessa Nannini con Cosimo Calamini e Donatella Diamanti, tratto dall’autobiografia «Cazzi Miei», pubblicata da Mondadori nel 2016, racconta un’importante tranche de vie della rocker senese. Trent’anni ripercorsi partendo dall'infanzia, dalle radici toscane, con il focus sugli inizi di carriera nella Milano degli anni ’70, fino alla consacrazione a icona rock. Nella trama anche quella svolta che trancia di netto in due parti la vita di Gianna, considerata dalla cantante una vera nascita: l'anno 1983, quando dal disco «Latin lover» viene pubblicato il singolo «Ragazzo dell’Europa»; un vero inno alla libertà che diventa una delle sue canzoni manifesto. Nei panni della Nannini, l’attrice pistoiese Letizia Toni, al suo primo ruolo da protagonista, dopo aver interpretato il personaggio di Chiara Turati ne «L’Allieva 3» ed essere stata co-protagonista del film «Re minore», vicenda drammatica girata nella natia Burgio (Agrigento) dal regista Giuseppe Ferlito. La affiancano nel film gli artisti Maurizio Lombardi, Stefano Rossi Giordani e Andrea Delogu. Al cinema con «I soliti idioti 3 – Il ritorno», la conduttrice riminese interpreta una giovane Mara Maionchi, allora membro della Numero Uno (storica etichetta di Mogol e del padre Mariano Rapetti) che assieme a Claudio Fabi ha scoperto il talento della cantante. Nel cast anche un’attrice siciliana, la palermitana Selene Caramazza, protagonista lo scorso anno del film «Uomo di fumo» di Giovanni Soldati. Le riprese si sono svolte l’estate scorsa a Roma e nel Teatro Romano di Ostia Antica, con scene girate a Tivoli, Torino, Moncalieri e nella terra natia della cantante, a Siena e Colle Val D’Elsa. Col titolo assunto da uno dei brani più amati di Nannini, dell’album «Grazie» (2006), il film è realizzato da Indiana Production – che rinnova la collaborazione con Netflix dopo «Dieci minuti» di Maria Sole Tognazzi – e gode della collaborazione di Comune di Siena e Toscana Film Commission.