Domenica 22 Dicembre 2024

Affari tuoi, Stefano De Martino farà dimenticare Amadeus?

Proviamo un misto di sconforto e tenerezza per la Rai e per Stefano De Martino, che lunedì è approdato trionfalmente su Raiuno alla conduzione di Affari tuoi, orfano di Amadeus. Lo sconforto è dettato dalla considerazione sulle manovre che la rete ammiraglia è stata costretta a mettere in campo per non farsi sorprendere dalla concorrenza del Nove. Affari tuoi nella passata stagione si è attestato su uno share medio di oltre il 24% e ciò fa comprendere l’esigenza della Rai di anticiparne la messa in onda per fidelizzare il pubblico prima che la Nove vari la gestione del preserale e della nuova direzione artistica, affidata, appunto ad Amadeus. Ma ci è sembrato quasi patetico per la serietà e la credibilità dell’organo di informazione che il Tg1 nei giorni scorsi abbia riservato interviste, servizi e promozione al programma dei pacchi neanche fosse un evento mondiale. Detto ciò, lunedì è stato il giorno dell’esordio di De Martino, che, complice la curiosità, ha mantenuto lo standard medio del 24,85% di share, ma, qui, entra in campo la tenerezza per l’ascesa di questo ex amico di Maria ed ex marito di Belen che in questi anni con umiltà e una sapiente gestione delle sue risorse, si è sdoganato diventando anche un ex guaglione. A leggere i commenti social, il pubblico si è diviso fra i nostalgici – che rimpiangono Amadeus, e i progressisti che inneggiano ai giovani, fatto sta che Stefano De Martino ha cautamente preso possesso della scena. Senza strafare, calibrando gli interventi, ammiccando senza troppa ruffianaggine e omaggiando lo stesso Amadeus con una delle sue frasi standard, De Martino è rimasto fedele ai suoi modi cercando di adattarli al format. Bene ha fatto il giovane a non forzare la mano, perché la stagione è lunga e prima di personalizzare la trasmissione è necessario prendere confidenza e, chi, semmai, ha responsabilità sono gli autori che non hanno avuto il coraggio di cambiare alcunché imprimendo anzi quasi una svolta vintage alla “nuova gestione”. Ciò che invece, continua a rimanere per noi un grande mistero è il successo di un gioco affidato alla fortuna e che lascia ai concorrenti l’illusione di potersi confrontare psicologicamente con l’ignoto - spesso ingannevole - dottore al telefono. Un meccanismo che procede per esclusione di sogni che si infrangono su cabale personali di numeri ritenuti fortunati e che, nella sua parte finale, riserva spesso qualcosa di tristemente beffardo.

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