Mimì: io non sono un simbolo ma solo un piccolo cambiamento. parla la vincitrice di XFactor 2025
Diciassette anni e le idee molto chiare. Mimì Caruso, fresca vincitrice di X Factor 2024, originaria del Mali ma cresciuta in Brianza, sa di rappresentare qualcosa di più oltre alla musica. «La mia vittoria? La vivo come una grande responsabilità, ma penso di non essere un simbolo: rappresento piuttosto un piccolo cambiamento. Quando ero piccola, non vedevo afro-italiani in tv: sono molto grata che i bimbi afro-italiani oggi possano capire che si può fare tutto. Sono fiera di essere italiana come lo sono delle mie origini. E sono felice di rappresentare la comunità nera in una luce più tranquilla. Negli ultimi anni si sono fatti passi avanti in Italia, ma ancora non abbastanza: questo è un Paese meraviglioso che però deve guardare anche al futuro». Allo stesso tempo però non vuole che l’attenzione sia solo sul colore della sua pelle e sulle sue origini. «Se ho paura che la politica possa rovinare tutto questo? Sì, Agli altri vengono fatte domande sulla musica, a me sulla politica. Ma io voglio parlare dei miei progetti», ribadisce Mimì, che ha centrato la vittoria a X Factor sotto la guida del giudice Manuel Agnelli («Mi prende sempre in giro. Dice che tra tre anni io sarò ancora giovane e lui decadente»). «La vittoria è stata inaspettata. Ero tranquilla e ho cantato benissimo, perché pensavo che avrebbe vinto qualcun altro e che io mi sarei piazzata comodamente al terzo posto». La vittoria, ottenuta anche grazie all’inedito «Dove si va», firmata tra gli altri da Madame, è dedicata, come da tradizione, «ai miei genitori, i primi a spronarmi. Non sarei qui se non fosse stato per loro. Sono grata di avere intorno a me persone che mi amano per quello che sono». Una notte insonne per festeggiare la vittoria («sono andata a letto alle 6», racconta) e la voglia, ora, di far valere la propria arte. «Per il futuro mi auguro di vivere bene la musica, di esprimere al 100% me stessa. Il rythm and blues e il soul sono i miei mondi musicali, vorrei che avessero più spazio in Italia. Ricordo Aretha Franklin e Tracy Chapman? Non vorrei, però, fare un copia e incolla. Il mio obiettivo è prendere ispirazione da lì e fare qualcosa di nuovo. Penso di essere sulla buona strada». Ragazza con i piedi per terra, e tanti sogni nel cassetto, Mimì ha pronto anche il piano B. «Nella vita faccio cinematografia e fotografia, l’altra mia grande passione. Se il canto va male, passo all’audiovisione. Del resto, ho iniziato a prendere seriamente la musica un anno fa». Pacata, ma sempre pronta a fare qualche pazzia, creativa, «la Mimì prima di X Factor è molto simile a quella di ora. Il talent di Sky mi ha aiutato a capire meglio me stessa e a vivere al massimo tutte le esperienze. X Factor è una grande pedana di lancio, un inizio per arrivare a più persone possibili». La finale, che per la prima volta nella storia del format si è svolta in esterna, da una gremitissima piazza del Plebiscito a Napoli, e che ha incoronato la giovane artista è stata la più vista delle ultime 4 stagioni: 1.765.000 spettatori, in crescita del +51% rispetto alla scorsa stagione, confermando così la rinascita del programma (già sono stati aperti i casting per la prossima edizione). Il 13 dicembre, intanto, uscirà anche «X Factor Mixtape 2024» (Warner Music Italy), l’album che contiene i brani originali dei sette concorrenti che hanno avuto l’occasione di presentare il proprio inedito durante i live di X Factor 2024: Francamente, I Patagarri (arrivati terzi), Les Votives (arrivati secondi), Lorenzo Salvetti (arrivato quarto), Lowrah, Mimì, Punkcake.