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Figlia in gara e mamma transgender tra i giudici: “Transizione con la pandemia”

La signora Kimberly era presente a Rio ma si chiamava Duncan:

Incontro particolare oggi nelle prove di canoa slalom all’Olimpiade di Tokyo. In lizza anche la canadese Haley Daniels, e ad osservarla attentamente, fra i giudici di gara, ci sarà anche quello che, fino a Rio 2016 dove anche in quella circostanza fungeva da giudice, era suo padre Duncan e che ora si chiama Kimberly ed è una pioniera come giudice transgender qui ai Giochi. È diventata donna approfittando del rinvio di un anno dei Giochi, e ora spiega che «il mio obiettivo è sempre stato quello di essere vista come una donna. Ora è così, e ringrazio mia figlia che, nel corso della sua carriera di atleta, ha sempre lottato per la parità di genere e i diritti di quelli come me.  Sì, sono una pioniera». «Sono alta 1.80, ho mani enorme e giocavo a football - aggiunge -, ma ora, con la transizione, ho perso molta massa muscolare. L’importante è che le persone esprimano ciò che sono veramente». La figlia, Haley, ha scritto invece sui social che «questa è una storia che celebra la parità di genere, l’equity gender. Mio padre Duncan era un giudice internazionale ai Giochi di Rio 2016, ed è stato confermato in questo ruolo per Tokyo. Sorpresa...è una donna! Ho incontrato Kimberly Daniels che di recente ha fatto la transizione e ora è una donna transgender. Unisci a noi, per gridare dai tetti e fare festa con Kimberly, che ora divide con gli altri il segreto che finora aveva tenuto nascosto durante la sua vita. Negli ultimi due anni è stato un viaggio affascinante per la mia famiglia attraverso la fluidità di genere, e abbiamo abbracciato questo momento tutti insieme #TogetherToTokyo!».

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