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I sogni e le angosce di una diciannovenne

I sogni e le angosce di una diciannovenne

Tutto quello che siamo
Federica Bosco
Mondadori, pp.348 Euro 18

Rimpiangiamo tutti gli anni della giovinezza, dall’adolescenza, elogiandoli come anni spensierati, con il futuro innanzi e ogni possibilità a portata di mano. Ma siamo davvero sicuri che avere diciannove anni fosse una gioia? La scrittrice Federica Bosco – già autrice di diversi best seller, fra cui “Mi piaci da morire” e “Un amore di Angelo”, “Pazze di Me” (di è anche co-sceneggiatrice della versione cinematografica) e “Il peso specifico dell'amore” – torna in libreria con “Tutto quello che siamo” (Mondadori), portando in pagina le vicende di Marina, una ragazza tutt’altro che spensierata. Dopo un’infanzia segnata dalle violenze paterne, ha deciso di prendersi cura del fratellino Filippo, anche a costo di rinunciare ai suoi stessi sogni. I suoi due più cari amici, vivono vite felici, nel lusso spensierato, a lei invece tocca lavorare in un piccolo bar, sognando un futuro nell’Accademia delle Belle Arti, mentre il padre continua a dominarne la vita, imponendole anche la presenza di una matrigna gelosa e dispotica. L’amore inseguito e sognato si presenta con il look trasandato di Christo, performer brasiliano tutt’altro che onesto nei suoi confronti, seduttore incallito e perfetto emblema dei partner belli quanto superficiali. Marina, in bilico fra l’adolescenza e la maturità, cercherà di non perdere mai il sorriso ma le ferite del suo passato fanno ancora male e scavano nella sua indole, costringendola ad affrontare tutte le sue dolorose insicurezze per trovare la forza di inseguire i suoi sogni, la sua felicità, il vero amore.

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