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Quei bambini con la pistola

Quei bambini con la pistola

Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone, Drago’, Tucano, Briato’, Cerino, Stavodicendo, Biscottino. Il loro punto di riferimento ha quindici anni, il più piccolo appena dieci. Ma l’età non conta nulla. Sono ragazzi affamati, senza alcuna intenzione di pazientare, di faticare tutta la vita come i loro genitori piccolo-borghesi vivendo sempre in affanno.

Sono loro la paranza, i guaglioncelli di strada, con gli smartphone, le scarpe da tennis firmate e la chiara consapevolezza che per diventare grandi bisogna passare da Nisida, dal carcere minorile campano. Entrare ragazzi per uscire uomini.

A dieci anni di distanza da “Gomorra”, Roberto Saviano torna in libreria con un romanzo durissimo, “La paranza dei bambini” edito da Feltrinelli (pp. 356, euro 18,50) che si preannuncia come l’evento editoriale di fine 2016. Ispirato ai fatti reali (avvalendosi anche degli atti di inchiesta del magistrato John Henry Woodcock sui giovani camorristi) Saviano colpisce in faccia il lettore, riuscendo a stupirlo con l’uso torrenziale del dialetto e le immagini violenti che irrompono in pagina subito, sfidando in campo aperto chi fa finta di non vedere, di non sapere cosa succede per le strade.

Saviano che da dieci anni vive sotto scorta, invece non ha alcuna voglia di tirarsi indietro e in questo romanzo racconta le conseguenze senza ritorno di un vuoto di potere fra le piazze, nella spartizione cittadina della camorra. Questi ragazzi saranno lesti a drizzare le orecchie, provando a cogliere l’occasione. La paranza si procurerà un arsenale e dichiarerà guerra, alzando gli occhi per sfidare chi detiene il potere senza scuorno, senza paura.

Saviano dipinge una realtà incistata dalla violenza ma sottolinea anche lo scorrere della vita normale. Queste pagine spigolose, infatti, non sono ambientate nelle favelas ma popolate da ragazzi che (talvolta) vanno a scuola, hanno la fidanzata e sognano persino di sposarsi. Eppure, cosa succede se un gruppo di ragazzi armati e senza scrupoli decide di volersi prendere tutto con le armi, per la strada, senza mostrare nessuna paura di morire?

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