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Quando le anime si sfiorano di notte

Quando le anime si sfiorano di notte

Kent Haruf 
Le nostre anime di notte
NNeditore, pp. 200 euro 17

Il merito della scoperta di Kent Haruf è tutto di NNeditore che ha estratto dal cappello le opere di questo autore statunitense, a partire dalla sua Trilogia della pianura (Canto della pianura, Crepuscolo, Benedizione), riscuotendo un generoso successo di critica e pubblico (dal libro è tratta una serie con protagonisti Robert Redford e Jane Fonda, in arrivo su Netflix). Ma non solo. Andare a caccia di un autore sconosciuto è un atto di coraggio in un momento in cui le librerie sono zeppe di nuovi autori che sembrano fare a gara per uscire con un nuovo libro ogni sei mesi, finendo per inflazionare il mercato editoriale e scoraggiare i lettori.

Kent Haruf è morto nel 2014 ma grazie a “Le nostre anime di notte” torniamo a immergerci nella immaginaria cittadina di Holt, in Colorado (NNeditore ha recentemente pubblicato la trilogia in un cofanetto, impreziosita dalle mappe firmate da Matticchio e Marco Denti), immergendoci in una storia di malinconica bellezza. Protagonisti della vicenda sono due anziani vedovi, Addie Moore e Louis Waters, decisi a condividere una insperata intimità, sconfiggendo il silenzio delle notti solitarie. Prendono le precauzioni del caso per cercare di passare inosservati e a letto, fianco a fianco, mano nella mano, scivolano nel proprio passato, ricordano i fatti di una vita, fra gioie e delusioni, cercando una requie, abbracciando il futuro finalmente senza timore. Ma Holt è troppo piccola e provinciale perché la voce non passi rapidamente di bocca in bocca. La loro tenera amicizia, la reciproca necessità di dolcezza è un balsamo sulla vecchiaia, un atto di libertà da contrapporre al moralismo abietto. Ma Addie dovrà fare i conti con il disappunto e i ricatti della propria famiglia e Louis, chiamato a mettere da parte il proprio ego e i propri bisogni, come reagirà?

Un lungo racconto - scritto con una prosa perfetta, morbida e liscia come la pietra d’un fiume grazie alla traduzione di Cremonesi – balzato in vetta alla classifica, con merito. “Le nostre anime di notte” è una perla da leggere e rileggere.

@fmusolino

 

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