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L'esordio in libreria di Tom Hanks

L'esordio in libreria di Tom Hanks

Esordiente di gran lusso, a 61 anni Tom Hanks ha esordito in libreria con una raccolta di racconti di pregio, “Tipi non comuni” (in Italia lo pubblica Bompiani, pp. 384 euro 18 tradotto da Alessandro Mari).

Il titolo fa riferimento alla passione dell’attore – re Mida hollywoodiano, passando da “Big” a “Il Codice Da Vinci” – per le macchine da scrivere; ne possiede una collezione di 300 esemplari e nei 17 racconti che compongono il libro (scritti però al computer), oscillando fra realismo e fantasia, questa reliquia per dattilografici appare sempre, ora defilata ora protagonista. Una passione con una deriva tecnologica visto che Hanks ha anche sviluppato una app, Hanx Writer, che simula sul telefonino e sul tablet la scrittura e il suono delle buone vecchie Olivetti e consorelle, ovviamente senza la possibilità di correggere eventuali errori.

Tre anni di lavoro per la prima stesura, fra set e tournée finché l’attore Steve Martin ha potuto leggere il risultato degli sforzi, restandone affascinato, tanto che la star di “Prova a prendermi” e “Sully” pubblica sul New Yorker e poi viene messa sotto contratto dalla Penguin.

La cosa interessante è che la prosa di Hanks sembra una vera e propria valvola di sfogo, l’occasione per avere una propria voce e poter raccontare una storia, anche elaborata, senza dover sottostare a copioni e bizze degli sceneggiatori. Del resto, in queste storie – dodici contemporanee e cinque ambientate nel passato - diversi personaggi interpretati sul grande schermo tornano su carta come vecchi amici per dire la propria, come accade in quello sul Natale 1953 con un sopravvissuto allo sbarco in Normandia.

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