Non c’è niente di terribile
nell’analisi di una sottrazione.
Basta polverizzare un gesto
una fonte di luce, per sapere
che ogni negazione di sé
è un’appropriazione. Il sangue
che nasconde la ferita è il vero
padrone del tormento. La piaga
brucia per un fuoco non suo.
Né si può aprire e chiudere
il dolore come se fosse
una porta: non è calcolo
che puoi imparare a memoria.
Quello che una volta
sei riuscito a trattenere
ora devi lasciarlo andare.