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Pagine nere

Pagine nere

Devo dar fuoco a ciò che brucia: devo immaginare il tempo. Oltre la mia persona c'è forse qualcun altro che abita questo divenire? La risposta è un treno che s'infila apodittico nella notte: no. Non c'è nessuno contro cui lanciare maledizioni. Né prendersela con se stessi, partecipare all'idiota riffa, ha un senso. La letteratura non ha niente a che vedere con la vita. Sfogli un romanzo fatto di pagine nere.

L'orologio guarda se stesso per non riconoscersi. E lascia indizi come un assassino che vuole essere scoperto. Nella lingua straniera del tempo non percepisco che sotterfugi. Piccoli stratagemmi del durare. Astuzie di fine giornata. Espedienti per riuscire a prendere sonno. Ma la frode non sta tutta qui. Il volto sotto la pioggia non viene bagnato dal caso, ma solo dalla pioggia.

Non ci siamo che noi. Non ci sono che io. Un lungo sbadiglio prima d'inoltrarsi nei sogni e nella quisquilia. Infine, lo spregiudicato strabismo del desiderio di.

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