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I flop alle comunali: dallo zero di Adinolfi agli 8 voti a M5S nel seggio di Beppe Grillo

C'è chi ha ottenuto zero voti, chi nonostante un passato «ruggente» da disc jockey e talent scout non è riuscito nel grande salto in politica e chi anche alla luce di un battage mediatico legato alla sua attività di mistress non è andata oltre le 81 preferenze. Flop e fiaschi elettorali per i «nomi noti» che avevano deciso di scendere in campo e correre per le poltrone da sindaco o consiglieri comunali in questa tornata elettorale per le amministrative.

Vip e meno vip che però non hanno sfondato ottenendo risultati in alcuni casi clamorosi. Difficile da eguagliare il risultato ottenuto da Mario Adinolfi, candidato sull'isola di Ventotene, che è rimasto a bocca asciutta con nessun voto a sostegno al punto che, per sua stessa ammissione, neanche il suo cane Ludwig "lo ha votato". Decisamente meglio è andata a Claudio Cecchetto che ha ottenuto 1.475 preferenze ma nella corsa a primo cittadino di Riccione si è piazzato al terzo posto. Il fondatore di radio e creatore di programmi tv commentando il risultato ha definito «visionari» le persone che lo hanno votato e si è detto pronto a riprovarci tra cinque anni.

Restando nell’universo musicale, Valeria Rossi, che nel 2001 spopolava con la sua «Dammi tre parole», ha ottenuto 24 voti nella sua corsa al consiglio comunale di Monza con una lista civica che appoggiava il candidato del centrosinistra. Niente da fare anche per Lady Demonique, la mistress Doha Zaghi, candidata sindaco per il partito Gay-Lgbt+ Solidale a San Bartolomeo Val Carvargna, meno di mille abitanti in provincia di Como. In totale Zaghi ha raggiunto il 14,6% delle preferenze. La 31 enne era balzata agli onori della cronaca dopo l’esclusione dalla commissione elettorale poi riammessa dal Tar della Lombardia nella corsa al municipio.

Non memorabile anche il risultato di Giuseppe Cirillo, detto Dr Seduction, che nella sua corsa a primo cittadino nel comune di Valle di Maddaloni, in provincia di Caserta, ha racimolato appena quattro voti con il suo Partito della Follia Creativa. In passato per lui magre figure anche a Roma e alle regionali campane dove si candidò con il Partito delle Buone Maniere. Tornata amara anche per Beppe Grillo. Nel seggio genovese 617 del quartiere di Sant'Ilario, dove abita l’ex comico, il M5S ha raccolto 8 voti pari al 2,5% dei voti. Spulciando i risultati elettorali salta all’occhio la storia di Michele Santoro, omonimo del giornalista, che candidato per Forza Italia a Cesano Maderno, in provincia di Monza, ha ottenuto 1.321 che gli sono valsi la terza piazza nella corsa a sindaco.

 

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