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Benvenuto Richard, Taormina è soltanto tua

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 I flash e le luci di macchine fotografiche, tablet, smartphone erano tutti per lui. L’ospite più atteso di questa 61. edizione del FilmFest, Richard Gere, ieri ha infiammato il pubblico di Taormina, di tutte le età e arrivato anche da molto lontano per ascoltarlo durante la Tao Class e cercare di incontrarlo per una foto e una stretta di mano. Arrivato nella Perla dello Ionio martedì, per lui una passeggiata sul Corso munito di macchina fotografica e cappellino per cercare di passare inosservato. E in serata cena al ristorante La Botte, accudito da Giuseppe Chemi, uno dei titolari. Insieme ad un gruppo di familiari e amici, Gere ha gustato alcune prelibatezze, ostriche crude, gamberi, pesce al sale, una cena riservata e senza flash dei fotografi che invece ieri hanno cercato di immortalarlo ogni momento. E dopo Taormina un giro per la Sicilia. Sempre pieno di pubblico lo splendido scenario del Teatro che ospita le premiazioni e le proiezioni serali, in tantissimi per Ellen Pompeo, come per Richard Gere. La moda dei selfie continua a impazzare tra giovani e non solo, e a cui nessuno può sottrarsi. «Prima di cominciare l’incontro – confessa il regista e sceneggiatore Fausto Brizzi, tra gli ospiti di ieri del Taormina FilmFest – ne ho fatti una cinquantina». Applaudito e atteso da fan di tutte le età, un altro acclamato ospite di ieri è stato Antonello Venditti. Anche questa edizione del Taormina FilmFest poi si contraddistingue per il suo impegno nel sociale, dopo l’Ail, associazione italiana attiva da oltre quaranta anni nella lotta contro le malattie del sangue, e la Fondazione Telethon assieme a Daybreak Children’s Rare Disease Fund, impegnate per la ricerca e la cura delle malattie genetiche rare, ieri serata dedicata alla regista Cecilia Peck, che a Taormina ha presentato “Brave Miss World”, documentario su Linor Abargil, prigioniera, accoltellata e violentemente stuprata sei settimane prima di ottenere il titolo di Miss Mondo, e WeWorld, organizzazione no profit italiana che si impegna per i diritti dei bambini e delle donne più vulnerabili in Italia e nel sud del mondo, presentata anche la campagna #noisiamoenergia dalla Federazione italiana di Pugilato e da Energetic Source che la sostiene. Una sinergia per un progetto pilota: guantoni rosa fluo per i due giovani pugili Irma Testa e Vincenzo Arecchia, simbolo di come la forza non debba diventare violenza.

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