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L'incubo di Tiziano Ronchi: «In cella in Nepal con un serial killer»

Il caso di Tiziano Ronchi, il giovane di 27 anni di Sarezzo (nel bresciano) arrestato dalle autorità del Nepal con l’accusa di aver trafugato dei reperti archeologici, sta suscitando scalpore tra le comunità locali e italiane presenti in quella parte del mondo. L'uomo è stato trattenuto in cella insieme con un serial killer.

Secondo fonti riportate dal Corrier della Sera, Ronchi sarebbe vittima di un'operazione mirata a estorcere denaro agli occidentali, piuttosto che essere coinvolto in un semplice fraintendimento, come sostiene la madre Nuccia Gatta.

Al momento, si sa che Ronchi verrà rilasciato previo pagamento di una multa, anche se non è ancora chiaro quando questo avverrà. Al momento, grazie all'intervento del consolato, il giovane si trova in una clinica privata nel Nepal, dove il suo soggiorno controllato costa ben 500 euro al giorno, nonostante non sia in possesso di un'assicurazione sanitaria. La sua situazione è molto critica, soprattutto se si tiene conto delle difficoltà che ha dovuto affrontare durante i giorni trascorsi in carcere, dove è stato costretto a condividere la cella con criminali pericolosi e ad affrontare condizioni igieniche estremamente precarie.

 

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