Due secoli di carcere e un ergastolo per i 24 imputati del processo Reset contro la mafia dell’area di Bagheria e Porta Nuova.
E’ la sentenza emessa dalla seconda sezione della Cassazione, che ha anche confermato l'aggravante del reimpiego dei proventi dell’attività criminale, impedendo così la riduzione di un terzo della pena. Lo scrive il Giornale di Sicilia.
L’inchiesta era stata condotta dai carabinieri e coordinata dai pm Francesca Mazzocco e Caterina Malagoli. Gli arresti erano avvenuti in tre operazione tra il 2014 e il 2015, grazie anche alla collaborazione delle vittime con gli investigatori.
I condannati sono: Emanuele Cecala, Giovanni Pietro Flamia, Carlo Guttadauro, Francesco Raspanti, Francesco Pipia, Nicolò Lipari, Giovanni La Rosa, Michele Modica (ergastolo), Fabio Messicati Vitale, Atanasio Leonforte, Andrea Lombardo, Giovanni Romano, Salvatore Buglisi, Giorgio Provenzano, Giovan Battista Rizzo, Carmelo Nasta, Giovanni Di Salvo, Pietro Lo Coco, Francesco Speciale, Bartolomeo Militello, Giuseppe Di Fiore, Paolo Ribaudo, Francesco Terranova, Francesco Pretesti.
Persone:
- Andrea Lombardo ,
- Atanasio Leonforte ,
- Bartolomeo Militello ,
- Carlo Guttadauro ,
- Carmelo Nasta ,
- Emanuele Cecala ,
- Fabio Messicati Vitale ,
- Francesco Pipia ,
- Francesco Pretesti ,
- Francesco Raspanti ,
- Francesco Speciale ,
- Francesco Terranova ,
- Giorgio Provenzano ,
- Giovan Battista Rizzo ,
- Giovanni Di Salvo ,
- Giovanni La Rosa ,
- Giovanni Pietro Flamia ,
- Giovanni Romano ,
- Giuseppe Di Fiore ,
- Michele Modica ,
- Nicolò Lipari ,
- Paolo Ribaudo ,
- Pietro Lo Coco ,
- Salvatore Buglisi
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